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Sergio Mattarella: dietro la condanna del fascismo, l'ombra dei populismi autoritari

di Eliana Giusto domenica 28 gennaio 2018

1' di lettura

"Sorprende sentir dire che il fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile". Sergio Mattarella, in occasione della Giornata della memoria, ha condannato con forza chi in qualche modo ha salvato le cose giuste che ha fatto Benito Mussolini.  La sua è una presa di posizione molto dura ed è, riporta la Stampa in un retroscena, un vero e proprio monito in questa difficile fase pre-elettorale. Mattarella vuole così ribadire i confini della legittimità repubblicana, collocando decisamente l'Italia nel novero delle democrazie liberali, e allontanarla dal modello delle democrazie autoritarie e populiste verso cui alcuni Paesi dell'Est Europa stanno inclinando. Leggi anche: Mattarella asfalta Mussolini. La mossa in piena campagna elettorale

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