Tabula rasa. Un uomo solo al comando e la vecchia nomenklatura nemmeno si vede più. Più del 40 per cento. Roba che non era riuscita nemmeno ad Enrico Berlinguer, pluricitato negli ultimi giorni della sgangherata campagna elettorale europea. Un trionfo, per Matteo Renzi, che zittisce le critiche interne, le critiche di chi lo accusa di aver trasformato il Pd in un partito personale. E in effetti, Renzi, proprio questo ha fatto. Ma, almeno fino ad adesso, ha avuto ragione. Vince lui, vincono i suoi gli uomini. E gli altri, i "ferri vecchi" del Pd che fine hanno fatto? Mistero. Spariti - Già, perché nella lunga notte elettorale né in televisione, né nelle sezioni né al Nazareno hanno fatto capolino i vecchi volti, i leader di un tempo (dell'anno scorso, in verità), completamente eclissati dalla stellina del rottamatore. Per esempio Walter Veltroni, detentore fino a poche ore fa del record storico raccolto dal Pd al voto (la prima edizione, nel 2008, 37,5%): Enrico Mentana, nella sua diretta elettorale, ha fatto sapere che "Uolter" era barricato in casa a seguire lo spoglio in compagnia di qualche vecchio amico. Niente presenze in pubblico insomma, né commenti, almeno fino ad ora. Cinguettio - Spariti dai radar anche due grandi avversari di Renzi e del renzismo, forse i due avversari maggiori: Massimo D'Alema e Rosy Bindi. Dove sono? Mistero, tanto che il Pd non sembra quasi mai essere stato il loro partito, così come non sembra essere mai stato il partito di Anna Finocchiaro, anche lei sparita. Poi c'è Pier Luigi Bersani, lo sconfitto alle politiche del 2013: anche lui non si fa vedere in nessuna sede ufficiale. Giusto un tweet intorno alle nove del mattino. Questo: Complimenti a @matteorenzi. Complimenti a tutto il @pdnetwork. Adesso prendiamoci le nostre responsabilità in Italia e in Europa— Pier Luigi Bersani (@pbersani) 26 Maggio 2014 Presenti - I vecchi leader non si fanno vedere nemmeno per i festeggiamenti. Si fanno vedere invece le Deborah Serracchiani, che commenta: "Risultato straordinario. L'intero gruppo dirigente si è speso, alcuni magari non erano in prima linea, ma è normale...". Una frase emblematica quella della vicesegretaria del Pd. Si è visto anche Stefano Fassina, che nonostante i "Fassina chi?" a Renzi è sempre più vicino. Al Nazareno, inoltre, giravano sorridenti Alfredo D'Attore e Matteo Orfini. E Maria Elena Boschi, naturalmente, prima democrat a rilasciare un commento in tv: "Un risultato storico". (an.t.)