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Politica, Alfano alle strette: buona legge elettorale o "rischio Fini"

Renzi parla più con M5s e Forza Italia che con gli alleati di governo, Ncd ha poca voce in capitolo. La legge elettorale ultima chance per esistere...
di Roberto Procaccini domenica 5 gennaio 2014

2' di lettura

Prima la famiglia poi le unioni civili. E' questo il messaggio che il  vicepremier Angelino Alfano, in un’intervista al Tg2, lancia a Renzi in risposta alla sua proposta di  di una legge che regoli le unioni civili. Il ministro dell'Intenro dice la sua anche sull’abolizione della legge Bossi-Fini, Alfano ribadisce: "Tra quelli che si sono cuciti la bocca nel Cie di Roma alcuni avevano già conti in sospeso con la giustizia. Con la sicurezza degli italiani non si scherza". Per quanto riguarda la legge elettorale Alfano si dice d'accordo con Renzi: "Va bene se a febbraio passa il primo sì alla Camera, e ci fidiamo non sia per anticipare voto".  Il nodo della legge elettorale è un tema centrale per il Nuovo Centrodestra che adesso si trova stretto tra il rischio di essere oscurato dal protagonismo di Matteo Renzi e quello di sparire nel ritorno all'ovile di Forza Italia. La carta migliore per il vicepremier Angelino Alfano è quella inserirsi nel dibattito sulla riforma del sistema elettorale, puntare tutto sulla legge per l'elezione dei sindaci (proporzionale e quindi faverovole a un partito dato ai sondaggi al 4 per cento) e sperare che il neosegretario Pd non faccia saltare subito l'esecutivo. Abbraccio mortale - Pensare che le vecchie colombe del Pdl non hanno seguito Silvio Berlusconi nella rifondazione di Forza Italia per la fedeltà al governo. Due mesi dopo si trovano con il leader del principale partito alleato, il sindaco di Firenze, che piuttosto che parlare con loro lancia ami ai movimenti all'opposizione: dalle pagine del Fatto ha aperto al dialogo con il Movimento 5 stelle, mentre dagli ambienti forzisti si parla di un accordo già raggiunto con il Cavaliere. Alfano, ricostruisce la Stampa, spera nella mediazione del premier Enrico Letta per continuare a contare qualcosa. E cala anche le carte sul tavolo da gioco: vanno bene riforma del Senato, tagli ai costi della politica e Job Act, ma niente unioni civili e alalrgamento delle maglie per gli immigrati. C'è un identità conservatrice che Ncd pure deve difendere. "Noi non abbiamo intenzione di abdicare ai nostri principi - spiega il ministro Gaetano Quagliariello -. Ci sono questioni su cui destra e sinistra la pensano diversamente. Siamo prontissimi al confronto ma ognuno arriverà con le proprie proposte". Stando alla ricostruzione del quotidiano torinese, il vicepremier avrebbe sentito diverse volte, a cavallo di Capodanno, Matteo Renzi, traendone la (confortante) sensazione che non abbia intenzione di mettere presto la parola fine alla storia del governo. "Non credo che lui sia così incosciente di scassare tutto e mettere in crisi il governo dopo l'approvazione delle legge elettorale - commenta Fabrizio Cicchitto, allontanando ancora di più il giorno del rendez-vous -. Si caccerebbe in un guaio enorme". Se così non fosse, per Angelino Alfano lo spettro di Gianfranco Fini, scomparso dalla scena politica dopo la clamorosa rottura col Cav, si farebbe concreto.

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