C’è chi dice no. O almeno ci prova. La clamorosa disfatta del Pd in Liguria sta sollevando malumori nel partito, e non mancherà di sollevarne alti nei prossimi giorni. Prima fra tutti a lamentarsi, e ne ha ben donde, è la grande sconfitta Raffaella Paita: “Il cinico disegno di Cofferati, Civati, e Pastorino si realizza compiutamente”. Una sorta di congiura contro di lei e contro l’unità del partito insomma, per minare le basi del Pd e fare un favore agli avversari. Lo scopo sarebbe proprio quello di mettere in difficoltà Renzi, di mettere in crisi la sua leadership: “Hanno usato la nostra terra come vetrina per le loro battaglie personali, per l’attacco al Pd e a un governo che gode di ampio consenso nel Paese. Da buoni alleati di Toti e Salvini, hanno fatto risorgere Berlusconi e riportato in Liguria la destra di Scajola”. Secondo Paita “era questo il loro unico obiettivo politico e lo hanno raggiunto, senza preoccuparsi delle sorti della Liguria. Non so che vittoria sia questa per Pastorino: so solo che è una sconfitta per la Liguria”. La gioia di Cofferati – Poche ore prima della dichiarazione della Patia era stato proprio uno dei chiamati in causa, Sergio Cofferati, a gongolare ai microfoni di La7 per la sconfitta del Pd. A chi lo accusava di essere quello che ha affossato la candidata renziana aveva risposto, con un certo orgoglio: “Quando il Pd, che ha fatto tutto da solo, ha deciso di escludere Sel dalle primarie ha messo in conto che ci sarebbero stati altri candidati a sinistra e il fatto che poi se ne siano aggiunti altri è nell’ordine delle cose. Poi vedremo gli altri dati ma intanto registro che c’è un calo del voto impressionante e che qui in Liguria è ai livelli più bassi".