Citta' del Vaticano, 14 gen. - (Adnkronos) - "La cosa che ci interessa e' soprattutto il metodo, non contrapposizione, esclusione, ma condivisione e capacita' davanti ai problemi di un territorio cosi' piccolo, di non staccarsi, ne' frastagliarsi, ma di coordinarsi". E' quanto ha detto monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso, alla Radio Vaticana in merito alle aspettative della sua regione, il Molise, di fronte alla prossima scadenza elettorale nazionale. Bregantini, che e' anche presidente della commissione Cei per la giustizia, la pace i problemi sociali, ha infatti incontrato oggi il Papa insieme ad altri vescovi di Abruzzo e Molise nell'ambito della visita ad limina apostolorum che i vescovi italiani stanno facendo in queste settimane. "Noi non possiamo certamente dare indicazioni di natura partitica - ha detto Bregantini - Non e' compito nostro; e' nella liberta' del cristiano, nella sua vocazione battesimale come laico". "Ecco perche' - ha aggiunto - noi non abbiamo indicato nessuno, abbiamo solo suggerito un metodo che si rifa' a Toniolo, cioe' 'una casa sociale', perche' cosi' l'abbiamo immaginata, come lui la chiama, fatta di piani e livelli diversi". "Abbiamo proposto cosi' - ha detto ancora l'arcivescovo di Campobasso - che al primo piano ci sia sempre come dato fondativo la spiritualita' che motiva, al secondo piano l'etica che verifica, al terzo piano poniamo la cultura che progetta, al quarto piano la politica che realizza, e al quinto, solo al quinto, l'economia che compie". (segue)