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Grillo attacca i partiti: "Non vogliono le commissioni, è un golpe"

di Sebastiano Solano domenica 14 aprile 2013

2' di lettura

di Sebastiano Solano Volano stracci tra Pd e M5s. Dopo l'apertura ieri di Pietro Grasso, che sembrava aver ceduto alle richieste dei grillini sull'istituzione delle commissioni, oggi l'altolà del capogruppo dei democratici, che con il capogruppo al senato Luigi Zanda ha fatto sapere: "Niente commissioni fino a quando un governo non si sarà formato". Zanda, però, non si limita ad escludere l'insediamento delle commissioni senza il nuovo governo, ma attacca violentemente i grillini che hanno minacciato di occupare il parlamento: "Sul problema del lavoro del Senato e del parlamento in generale dobbiamo essere sempre pronti a rivedere le nostre posizioni ma dobbiamo stare molto attenti a non farlo in condizioni quali la minaccia di occupazione dell'aula o altre forme di violenza anche passiva".  Golpe in due mosse - Una docccia fredda che, con ogni probabilità, seppellirà qualsiasi residua possibilità di dialogo tra i due partiti. A replicare a stretto giro a Zanda ci pensa Beppe Grillo che dal suo blog, senza giri di parole, definsice quello dei partiti un golpe. Scrive il comico genovese: "Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento. L'Italia non è più una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica", chiosa. E spiega: "La delegittimazione del Parlamento è avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attività parlamentare e legifera attraverso i decreti legge. La seconda mossa è stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum". I partiti hanno paura di noi - Un attacco a tutto tondo ai partiti, rei, a suo dire, di non voler far insediare le commissioni nonostante ne la Costituzione e ne le leggi lo vietano. E perché i partiti non vorrebbero un parlamento funzionante? Semplice: "il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilità, legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti". Insomma, per il M5s quella dei partiti è una vera e prorpia dittatura, tant'è che, nel caso il concetto non fosse chiaro, Grillo correla al post una foto che ritrae Mario Monti, Pierluigi Bersani e Silvio Berlusconi con una divisa da gerarchi.

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