Marta Grande
"Come ti permetti?". Marta Grande, la deputata-mascotte, per la sua giovane età, del Movimento Cinque Stelle, alza la voce e attacca Beppe. Tira aria di contestazione e l'espulsione della Gambaro non ha di certo calmato gli animi. Al punto che anche la Grande ha osato ledere la maestà del grande capo. In un'intervista al Fatto Quotidiano la giovane deputata non usa toni teneri: "Ha detto che la colpa del fallimento alle amministrative è di Grillo. E infatti lui ha reagito in una maniera comprensibile. Ha chiesto dal blog: davvero il problema sono io? Posso capirlo: il suo era un normale tono riflessivo, interlocutorio…poteva finire lì. Invece poi che è successo? Poi ha scritto quella cosa: 'Uno non vale niente'. Ma come si permette? È una che sta lavorando! È qui, tutti i giorni, come noi… come fa a dire che non vale niente?". Insomma quell'attacco ai deputati e senatori pentastellati, Grillo poteva risparmiarselo, secondo la Grande. Una stoccata al veleno che la esporrà alle critiche dei colleghi e magari ad una probabile procedura di espulsione. Lei però non condivide questi metodi: "Sto metodo non mi piace. Spero che la rete non cacci più nessuno. Il quorum sul blog sulla Gambaro è stato basso. Questo può valere quando c'è un referndum estivo, ma no quando c'è in ballo la vita delle persone". Infine da buona grillina che teme le gerarchie, tira il sasso e nasconde la mano: "Non ci sono divisioni o dissidenti. Ci si divide sullo 0,1 per cento delle questioni. Sul resto siamo tutti d'accordo". Non con Beppe però. (I.S)