Umberto Bossi
Umberto Bossi sceglie la strada solitaria. Almeno è questa l'indiscrezione che arriva dal suo staff. Il Senatùr starebbe pensando di mettere su un partito tutto suo per radunare i dedelissimi dell'ex leader del Carroccio. Le tensioni con Maroni e con Calderoli non sono ancora superate e dato che Bobo non vuole fargli spazio, Bossi pensa di andare per conto proprio. "Ho un progetto in testa, la Lega ritornerà", ha detto sibillino secondo quanto riporta Lettera43.com. "Alle prossime elezioni avrete una sorpresa che vi lascerà di stucco". E la "sorpresa" dovrebbe essere pronta già in occasione delle Europee del 2014. Nella Lega continua a regnare la tensione. "C'è gente che preferisce lo slogan Prima il Nord, invece solo la Padania può dare la vera identità", aveva detto Bossi solo pochi giorni fa pungendo la linea di Maroni. In mezzo alla bufera, a far da paciere si era messo Calderoli, ma è stato bollato dal Senatùr come uno che "dice stronz.." e come un "democristiano". Poi i due come due vecchi amici hanno preferito smentire il diverbio per chiudere presto la faccenda. I frondisti - Ma come racconta anche la stessa Lettera43.com, i fedelissimi di Bossi da tempo si stanno muovendo per capire se c'è lo spazio per un nuovo soggetto politico. In prima fila ci sono l’ex capogruppo del Carroccio Marco Reguzzoni, Giuseppe Leoni, fondatore della Lega Nord nel 1984 e Monica Rizzi, ex assessore allo sport della regione Lombardia. I frondisti non hanno ancora un simbolo evocativo, ma soprattutto manca una solida base economica da cui partire. "E senza soldi non si fa politica", fanno sapere. Se dovessero arrivare risorse fresche, allora molto probabilmente la guerra leghista si risolverà con una scissione. (I.S.)