Milano, 18 dic. (Adnkronos) - "Con la decisione di indire delle primarie per scegliere i candidati al Parlamento, il Pd avrebbe potuto davvero segnare un passo in avanti in tema di democrazia e partecipazione. Peccato che con le regole stabilite ieri dalla Direzione nazionale si sia persa ancora una volta un'occasione. Primarie si', ma a dir poco blindate". Lo afferma il vicecapogruppo Pd in Provincia di Milano Roberto Caputo. "Lo dimostrano - spiega- le firme da raccogliere necessarie per presentare la candidatura: il 5 per cento degli iscritti al 2011 su base provinciale, che per Milano significa circa 500 firme, in almeno tre circoli, da raccogliere in tre giorni. Una corsa contro il tempo che mette tutti contro tutti e che di fatto segna che a farcela saranno solo coloro che fanno parte dell'apparato e che possono contare su pacchetti di iscritti". Inoltre, "la Direzione provinciale si lascia mani libere su un'eventuale discrezionalita' da applicare. E' evidente che cosi' facendo non si apre a una corsa leale e democratica. Purtroppo, saranno primarie di facciata e non di concetto, che rischiano di offuscare lo straordinario consenso raccolto con le primarie prima per il candidato alla presidenza del Consiglio e poi per la Regione. Peccato: una bella occasione persa in un momento storico in cui gli elettori chiedono di essere parte attiva nel processo elettorale", conclude.