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Alfano: "Se c'è Berlusconi, niente primarie. Sulla legge elettorale niente strappi"

Il segretario: "Con il Cav candidato le primarie sarebbero un rito vuoto. Tutti sanno che lui è il preferito nel centrodestra"
di Giulio Bucchi domenica 16 settembre 2012

2' di lettura

Berlusconi sì, Berlusconi no. Il rebus tiene in sospeso il Pdl e sarà sciolto, forse, solo tra un mese. Quando, cioè, la maggioranza troverà un'intesa sulla legge elettorale sempre ammesso che azzurri e Pd ascoltino l'ultimatum del leader Udc Pierferdinando Casini ("Bisogna cambiare la legge entro un mese", ha tuonato dal palco della riunione delle Acli a Orvieto). L'Udc propone, i democratici sfottono ("“Io non ho capito cosa vuole il Pdl - ha ghignato sempre da Orvieto Pierluigi Bersani - e non lo sanno perché Berlusconi non sa se può farcela e va alle elezioni per limitare i danni") e Berlusconi aspetta: "Ricandidarmi? Dipende dalla legge elettorale".  Il Pdl - "Niente strappi" - E il segretario del Pdl? Angelino Alfano, da Borgorico (Padova) per un incontro regionale con il partito, spiega: "Abbiamo una priorità, quella di fare scegliere ai cittadini il proprio deputato o senatore. Se questa priorità è anche quella degli altri troveremo una larga convergenza". Intesa possibile, dunque, sulla reintroduzione delle preferenze anche se l'ex ministro della Giustizia mette in chiaro: "Siamo anche favorevoli a trovare un accordo prima di andare in aula fermo rimanendo che prima o poi in aula bisogerà andare. Ma niente strappi". Primarie sì, primarie no - Restano i dubbi sul futuro prossimo del Pdl. "Io sono a favore per le primarie a tutti i livelli", annuncia (o meglio, ribadisce) il segretario, che però puntualizza: "A mio avviso fare le primarie in caso di candidtura di Belrusconi è una finta: è una cosa che serve a celebrare un rito perché nella sostanza il presidente Berlusconi non ha bisogno di essere sottoposto al giudizio del suo popolo, della sua base elettorale, per sapere che è quello che ha maggiore consenso all’interno del centrodestra". Chissà se condividono le parole di Alfano anche i giovani di Atreju.

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