CATEGORIE

Il pifferaio Monti fa male alla democrazia

Voteremo inutilmente dei partiti che dovranno poi eleggere il Professore e seguire la sua agenda
di Eliana Giusto domenica 30 dicembre 2012

1' di lettura

  di Filippo Facci "C’era una democrazia parlamentare, in Italia, e c’erano dei partiti che esponevano un programma e chiedevano il voto: dopodiché, in base agli esiti e quindi al voto, formalizzavano un premier  indicato direttamente o indirettamente dagli italiani. Mancando l’elezione diretta del premier, il nome nel simbolo o i partiti carismatici ovviavano al problema. Bene: tutto questo, assieme al bipolarismo, ora viene ritenuto superato e da scompaginare". Filippo Facci su Libero analizza l'attuale situazione politica italiana: "abbiamo un premier in pectore (mai eletto in vita sua) che sta mandando avanti i partiti, i quali - indipendentemente dai voti che otterranno, soprattutto dal Paese che sonderanno - potranno aderire o non aderire a un’agenda programmata in precedenza, senza l’ausilio di un contributo democratico anche minimo". Con il risultato che gli italiani possono sì votare i partiti che desiderano ma poi gli stessi partiti devono nominare Monti dopo le elezioni. Cosa che ha ben poco a che fare con il concetto di democrazia. Leggi l'articolo completo su Libero in edicola oggi giovedì 27 novembre  

tag
filippo facci
facci
monti
pifferaio
democrazia

Le mosse del governo La riduzione delle tasse è una questione di libertà e democrazia

Fra Ue e Meloni Democrazia e "Avvenire": la lezione di Rocco Buttiglione

Parla il ministro Conti spiati, Lollobrigida: "Aria strana, a rischio la tenuta democratica del Paese"

Ti potrebbero interessare

La riduzione delle tasse è una questione di libertà e democrazia

Corrado Ocone

Democrazia e "Avvenire": la lezione di Rocco Buttiglione

Francesco Damato

Conti spiati, Lollobrigida: "Aria strana, a rischio la tenuta democratica del Paese"

Democrazia, il dibattito: qual è quel potere subdolo che toglie la libertà

Corrado Ocone