Padova, 22 ott. (Adnkronos) - "Smembrare in questo modo le province e' inutile, sbagliato e dannoso - spiega Massimo Bitonci (Lega), appreso che il ministro Patroni Griffi, attraverso un decreto legge, avrebbe impugnato la questione, decidendo quali modifiche effettuare all'attuale assetto - Nel breve periodo questa operazione ci costera' di piu', anche perche', temo, molti dipendenti finiranno per essere ricollocati presso altri enti, come le Regioni, magari con incarichi di livello superiore, solo per scongiurare contenzioni di tipo sindacale. I benefici, se ci saranno, arriveranno fra parecchi anni, quando l'Italia sara' gia' sommersa dai debiti". Il testo definitivo, che sara' esaminato dal primo Consiglio dei ministri di novembre, non piace infatti al parlamentare padovano, capogruppo della Commissione bilancio della Camera: "Il Governo romano, anche attraverso questo provvedimento, da un lato dimostra ancora una volta la sua volonta' accentratrice, dall'altro ripropone l'usata deferenza nei confronti dei soliti privilegiati - spiega Bitonci - Non e' possibile che, come sostiene il ministro Patroni Griffi, da giugno 2013 decadano tutte le giunte votate dai cittadini, prima della scadenza naturale. O che la transizione dal vecchio al nuovo sistema sia guidata da un commissario, magari di nomina ministeriale - insiste il parlamentare - Trovo odioso, inoltre, che le Regioni a statuto speciale possano, in barba a quelle a statuto ordinario, di fatto commissariate, e che gia' subiscono la concorrenza sleale delle sorelle piu' fortunate, decidere in autonomia come e quanto tagliare, senza alcuna ingerenza esterna".(segue)