Comunione di intenti

Giorgia Meloni, retroscena-terremoto. "Contatti con Renzi", la proposta indecente di Italia Viva per far cadere Conte

Quando siamo ormai arrivati al 6 gennaio, ancora non si sa come si concluderà l’attuale crisi politica. La minaccia di Matteo Renzi è sempre viva, con le deleghe delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e quella del sottosegretario Ivan Scalfarotto pronte a essere ritirate: eppure il fu rottamatore non ha ancora affondato il colpo, pare che neanche giovedì 7 sarà la giornata decisiva. Il leader di Iv è infatti passato a una tattica attendista: prima le risposte di Giuseppe Conte, poi nel caso le sue dimissioni come condizione per il Conte-ter.

 

 

Stando alle indiscrezioni del Fatto Quotidiano, Renzi sarebbe sdegnato per il fatto che a Palazzo Chigi abbiano cercato di intercettare due senatori appartenenti alla fila dell’ex premier, al punto da iniziare a dialogare con il centrodestra pur di mettere fuori gioco Conte. Il quotidiano diretto da Marco Travaglio racconta che ieri il leader di Iv avrebbe preso contatti con alcuni senatori di Fratelli d’Italia, dato che Giorgia Meloni ha più volte proposto una mozione di sfiducia contro il premier, lanciando anche una raccolta firme tra tutti gli italiani che non ne possono più di questo governo. “Li ha invitati a presentare la mozione di sfiducia - si legge sul Fatto - promettendo di uscire dall’aula in caso di voto. Da Fratelli d'Italia arriva una secca smentita. Nessun accordo sul tavolo (e tantomeno sottobanco). Di sicuro, però, c'è che dalle parti dei renziani si cerca ogni strada per affondare Conte.