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Giuseppe Conte, "fango su di me, sciacalli". E nega (di nuovo) il condono

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"In queste ore, di fronte alla vicenda di Ischia che ci lascia tutti sgomenti, certi politici gettano fango su di me, la sempiterna categoria degli sciacalli": Giuseppe Conte si difende in un video su Facebook, negando ancora una volta di avere introdotto un condono all'epoca del suo primo governo nel 2018. "Vengo accusato di aver introdotto un condono per le abitazioni di Ischia. Niente di più falso. La norma introdotta nel 2018 serviva perché Ischia, nella ricostruzione post terremoto, era rimasta completamente paralizzata - ha spiegato il leader del M5s - bisognava capire a chi poter dare un contributo pubblico per la ricostruzione dell’immobile danneggiato nel terremoto del 2017 e a chi non era possibile darlo perché proprietario di un immobile abusivo".

 

 

 

Il caso è scoppiato ieri, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Conte a Mezz'ora in più su Rai 3. Anche in quel caso il leader grillino ha smentito l'introduzione di condoni e per questo è stato attaccato pesantemente, soprattutto da Calenda e Renzi. "Il cosiddetto decreto Emergenze 2018 non contiene nessun condono, né ha riaperto i termini per essere riammessi a vecchi condoni”, ha ribadito oggi nel videomessaggio.

 

 

 

Conte poi ha sottolineato che la norma del suo governo “non ha riguardato 28mila pratiche pendenti a Ischia” ma solo “gli immobili compresi nel cratere del terremoto e danneggiati dal sisma”. Qualcuno “gioca sull’equivoco” perché nell’articolo 25 del decreto c’è scritto “definizione delle pratiche di condono”, ha continuato Conte: “Per forza, la norma riguarda l’accertamento o meno dell’abusività degli immobili danneggiati compresi nel cratere”.

 

 

 

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