Carlo De Benedetti
Greta Thunberg non è più cool. Spauriti dalla guerra, tempo per le frottole non ce n’è, il “climate change” non fa più notizia e precipita dall’altare alla polvere il simbolo di una delle più grandi patacche del secolo.
La beniamina della “rivoluzione green”, dei salotti e della gente che piace, omaggiata quasi ovunque (“compratele un gelato!” la liquidò Donald Trump) Jorge Bergoglio compreso, viene ora bacchettata persino dalle inclusive ed eco compatibili fattucchiere, i giornali di John Elkann, Carlo De Benedetti e la tivù di Urbano Cairo che, dopo averci sbomballato gli zebedei, non la trovano più “super partes”.