Cuore rosso

Nicola Fratoianni deraglia su Putin: "Se è il nuovo Hitler, andiamo in guerra subito"

Nicola Fratoianni invoca, in una certa misura, la guerra. Ospite di Omnibus, il leader di Sinistra italiana invita coloro che credono "nella strategia delle armi come unica strategia" a scendere in campo. Tornando infatti a Vladimir Putin, il deputato dice chiaro e tondo: "Se davvero siamo di fronte al nuovo Hitler - io non penso che siamo in questa condizione -, ma se è il nuovo Hitler, allora bisogna che si vada in guerra prima che sia troppo tardi. Bisogna andarselo a prendere".

La riprova? "Quando Hitler si prese mezza Europa, ci fu troppa superficialità. Questa - prosegue nello studio di La7 durante la puntata di martedì 20 febbraio - è l'unica soluzione. E siccome c'è qualcuno che pensa che Putin sia Hitler, che dice che è inevitabile uno scontro, allora si vada in guerra".

 

 

Insomma, per Fratoianni non ci sarebbero mezze misure.Tanto che a quel punto Federico Fubini lo interrompe. "Questa - premette l'inviato ed editorialista del Corriere della Sera - è una mania di distorcere quello che viene detto e non è neppure del tutto corretto". Da qui la sua spiegazione: "Il punto non è che il piano di Putin è riprendersi l'Ucraina, ma cancellare la ferita della perdita dell'impero che lui vede come zarista. Questo è un programma molto più destabilizzante". E proprio in virtù di questo "bisognerà arrivare a un punto politico. Il problema è che adesso non ci sono garanzie di pace". Ma da lì a dichiarare guerra al presidente russo ce ne passa. 

 

Qui l'intervento di Fratoianni a Omnibus su Putin e la guerra