Fuori dal coro
Sardegna, Davide Faraone: "La Todde ha vinto, ma il centrodestra è saldamente in testa"
La sconfitta di Paolo Truzzu in Sardegna suona come una sveglia per il centrodestra. Il test delle Regionali, inutile girarci intorno, non è andato nel verso giusto. Ma di certo questa sconfitta non deve ingannare chi già pregusta un tonfo del centrodestra. Un conto sono i voti e le consultazioni elettorali delle amministrative, un altro conto sono invece le elezioni europee o le politiche. Nelle consultazioni locali c'è sempre una componente legata al territorio e il voto disgiunto può provocare brutti scherzi. Mentre nella nottata la Todde consegnava il sogno di un crollo dei moderati e un "cambio di vento", per citare la Schlein, la realtà dei numeri racconta altro. Il centrodestra, come ha anche sottolineato Italo Bocchino nel suo intervento a Otto e Mezzo, ha preso il 49 per cento. Perfettamente in linea con i trend delle ultime rilevazioni nei sondaggi.
E a sottolineare questo aspetto è anche un membro dell'opposizione, Davide Faraone di Italia Viva: "Giorgia Meloni in Sardegna ha certamente pagato per la sua tracotanza. A Giuseppe Conte ed Elly Schlein vorrei ricordare che l’Italia non è la Sardegna e che anche nell’isola sarda nei voti di lista il centrodestra è saldamente in testa".
E ancora: "L’esito elettorale - prosegue - si è determinato per la scelta del candidato sbagliato, il solito 'amichettismo' della Meloni e per il fuoco amico che ormai caratterizza l’azione quotidiana del centrodestra. Una cosa è chiara, senza una forte componente moderata, le elezioni non si vincono". Insomma Faraone da un lato parla come un esponente dell’opposizione, dall'altro ricorda a tutto il centrosinistra che il centrodestra è più vivo che mai e che ha comunque preso una valanga di voti se si guarda ai risultati per lista.