Al Pd non sono bastate foto e video in cui alcuni membri dell'Unrwa sarebbero tra i protagonisti dell'orrendo attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre contro Israele. I dem infatti hanno chiesto di finanziare ancora l'Unrwa nonostante gli evidenti rischi che quei soldi possano finire nelle tasche di chi vuole colpire lo stato ebraico. Sta di fatto che i piddini hanno chiesto di destinare nuovi fondi alla costola dell'Onu che è finita al centro di un vero e proprio scandalo.
E la questione è stata posta così da Graziano, esponente di peso dei dem: "Il Partito democratico voterà si alle tre missioni - ha spiegato il parlamentare -, quelle sull’Ucraina, Aspides e Levante, ma con delle raccomandazioni al governo. Noi del Pd avevamo presentato in commissione quattro emendamenti, di cui due approvati, ma due bocciati. Eppure erano importanti tutti e quattro, avevano un valore. I due bocciati riguardavano sostanzialmente l’aumento degli aiuti umanitari a Gaza (a tre milioni avevamo aggiunto altri cinque milioni) e in più avevamo chiesto che questi soldi venissero liberati per l’agenzia Unrwa. Quindi sostanzialmente dei dieci milioni dichiarati dal ministro degli Esteri ieri in una intervista al momento ne risultano solo tre. E non possiamo dire che i restanti sette arriveranno in seguito, è una bugia, perché l’emergenza c’è oggi a Gaza, non fra un mese o tre mesi o sei mesi".
Ebbene, il governo ha dato parere contrario alla richiesta dem e in Aula il Pd si è schiantato sull'evidenza dei numeri: messo in votazione, il passaggio è stato respinto con 164 voti contrari e 102 favorevoli. Svenata dunque una nuova ondata di fondi verso chi, in questo momento, è sotto accusa per aver avuto un ruolo, non di secondo piano, nel pogrom del 7 ottobre.