Eccoci ad Occhio al caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Oggi ci sono tre questioni in evidenza maggiore sui giornali. Per un verso gli echi della decisione dell'Agcom di non consentire il tele-duello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, se non a condizioni praticamente impossibili. I partiti di fatto hanno esercitato il potere di veto nei confronti del confronto", ricorda il direttore, per poi elencare le diverse posizioni delle testate.
"Poi le proteste universitarie, Milano e Roma - riprende Capezzone -. Di Milano ve ne parla soltanto Libero. Che succede? Gli attendati di Milano si sono menati tra loro, comunisti contro filo-palestinesi. A Roma però è successa l'altra cosa grossa: era prevista la presenza del Capo dello Stato, tutti i giornali hanno parlato della lezione e del monito di Sergio Mattarella, ma il discorso di Mattarella è stato purtroppo come sempre mezzo e mezzo, questo e quest'altro. Ma il fatto grosso della giornata è che sempre Matteralla è stato trattato come un Capezzone qualsiasi, cioè torme di facinorosi lo hanno accolto al grido di Mattarella pagherai tutto. Questa cosa qui, le belve che si ribellano persino al garante supremo... la dovete cercare un poco sui giornali", sottolinea il direttore".
"Poi per il sesto, settimo, ottavo giorno, viene ripassata in padella la solita questione della Liguria, con i verbali di Spinelli sui quali ormai possiamo essere interrogati a memoria, ma ogni giorno i giornali li ripropongono. L'inchiesta si allarga. E invece no: è sempre la stessa cosa", conclude Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti...