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Arianna Meloni, Giovanni Donzelli: "Una cospirazione per inquinare la democrazia"

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Ci avrebbero provato, senza riuscirci, con Giorgia Meloni. Dunque, fallito l'obiettivo, ora nel mirino ci sarebbe finita la sorella, Arianna. E a prendere la mira sarebbe la magistratura, d'intesa col sistema politico-mediatico che ha da sempre come alleato, il campo progressista. L'inquietante retroscena viene rilanciato da Alessandro Sallusti su Il Giornale: secondo quanto riferito, usando il "classico" schema-Palamara, le toghe potrebbero presto indagare la sorella del presidente del Consiglio per "traffico di influenze illecite", un reato che presenta confini fumosi e che spesso in passato ha caratterizzato inchieste finite nel nulla e dal sapore profondamente politico.

Indiscrezioni, ovviamente, inquietanti. Rumors in controluce confermati da quanto sta accadendo a livello mediatico da settimane, con la stampa d'area progressista scatenata nell'attenzionare Arianna Meloni, suo malgrado molto presente sui quotidiani degli ultimi giorni, tirata in ballo con vicende surreali e puntualmente smentite.

Quanto scritto da Sallusti ha ovviamente allarmato Fratelli d'Italia, che ha denunciato quanto potrebbe accadere con dichiarazioni di fuoco. E tra queste spicca quella di Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell'organizzazione di FdI, il quale dice la sua su questo scenario torbido in un video diffuso dai suoi profili social. Questa vicenda, premette Donzelli, "non può lasciare indifferenti nessuno. Chi prova a inquinare la democrazia colpendo Arianna Meloni per minare il governo, democraticamente voluto dagli italiani, deve essere isolato. Ora, nel palazzo, come è stato fatto dagli italiani nelle urne", tuona.

Arianna Meloni, riprende Donzelli, "non ha fatto niente di male" ma viene attaccata solo per "la colpa di essere sorella di Giorgia" da parte di "una cospirazione di giornalisti, politici di sinistra e magistrati compiacenti". Donzelli ricorda che "dall'inizio dell'esperienza di governo, giornali di sinistra e gruppi politici hanno iniziato a descrivere Arianna come la grande manovratrice delle nomine di governo, ma Arianna non si occupa di nomine" e riporta il sospetto (citato da Sallusti) che Giuseppina Di Foggia sia stata nominata ad di Terna "piazzata da Arianna perché sua amica", concludendo: "Peccato che Arianna non l'avesse mai incontrata e conosciuta". 

L'esponente di FdI assicura: "Noi non temiamo niente e nessuno, si rassegnino, non ci faremo intimorire e condizionare, non ci fermeremo e non ci faremo ricattare". E ancora: "Le opposizioni, tutte, chiariscano oggi perché attaccano Arianna Meloni con così tanta cattiveria e determinazione, visto che non ha ruoli né in Parlamento né al governo. Se non lo faranno, dovremmo ritenere l'allarme di Sallusti pericolosamente preciso e avanzato", conclude Donzelli.

 

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