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Capezzone, "cosa spunta sulla stessa pagina di Repubblica". Sinistra allo sbando

La rassegna scorrettissima: il guaio dei referendum, il silenzio del Fatto su Conte e la corsa disperata della Schlein
giovedì 15 maggio 2025

2' di lettura

"Parte in salita e piuttosto ripida il vertice per la pace a Istanbul": esordisce così Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi.

Non ci saranno né Putin Lavrov né Trump. "Un'occasione mancata? Un momento - frena i pessimisti il direttore editoriale di Libero -. Biloslavo sul Giornale e Imarisio sul Corriere della Sera suggeriscono che in un quadro molto cupo c'è un margine di incertezza potrebbe esserci il colpo di scena finale".

Trump in Medio Oriente: "Come dice il professor Sapelli su Italia Oggi, l'obiettivo è quello di separare l'Arabia Saudita dalla charme offensive cinese. Trump ha incontrato anche il jihadista al potere in Siria. A noi Donald sta simpatico ma la scena è stata tragicomica: stringe la mano all'ex tagliagole e dice 'è un bel uomo, ha un passato forte'... Si è visto di meglio".

Sergio Mattarella e Mario Draghi: "Entrambi a supporto della linea euro-lirica e oggi torna sui giornali 'la scossa', parola che rimbalza su sei quotidiani", nota Capezzone, che poi registra "il nuovo schiaffone" per Ursula Von der Leyen. Questa volta dalla Corte Europea sulla segretezza dei contratti con Pfizer per i vaccini anti-Covid. "Dopo che di hanno fatto una testa così sulla trasparenza non è un figurone...". Svolta sul delitto di Garlasco? "Oggi trovate un'orgia su tutti i giornali, dal martello nel canale a Sempio fino alle gemelle Cappa". 

Agenda politica: il referendum rischia di essere un inciampo a sinistra. "E su Repubblica nella stessa pagina delle opinioni trovate due pezzi, uno a favore dei quesiti sul lavoro e uno di Tito Boeri che li stronca".

Il grosso però è accaduto con Meloni alla Camera mercoledì pomeriggio, e il suo confronto con Schlein e Conte. "Più debole la performance di Conte che l'ha buttata su Gaza, si sono alzati solo gli amici suoi. Non una grande performance e lo intuiamo dal fatto che il Fatto quotidiano, house organ contiano, non dà spazio alla giornata parlamentaria. Più tonica la Schlein, che secondo il retroscena di Francesca Schianchi su La Stampa a fine seduta avrebbe rincorso Meloni per darle un foglietto. Ma dove caz***o vogliamo andare con una opposizione così?".

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