Fermi tutti: hanno vinto a Genova! E in altre città! Come Ravenna! Ergo... stiamo arrivando! Almeno così la pensa Elly Schlein, segretaria del Pd, alla quale basta una briciola, in termini di successo politico, per prodursi in sparate che oggettivamente lasciano di stucco. Sparate che perplimono con tutta probabilità anche l'intero universo progressista.
Infatti, all'indomani della vittoria di Silvia Salis, ecco che intervistata da Repubblica torna a tambureggiare. "Uniti si vince", è il mantra della leader dem: già, l'unica via è l'ammucchiata extra-extra-large, Genova docet. Ma non solo. Elena detta Elly aggiunge: "Fossi in Giorgia Meloni comincerei a preoccuparmi, è il sintomo che qualcosa nel suo rapporto con il Paese si è rotto". E chissà che paura, dalle parti del premier.
"Oltre che ai candidati, facciamo le congratulazioni a tutte le forze progressiste che hanno contribuito a questo straordinario risultato - riprende Schlein -. La cosa ormai è chiara: il centrodestra esulta per i sondaggi, noi però vinciamo le elezioni". Ecco, ci sarebbe qualcosa da eccepire: sì, il centrosinistra - o meglio l'accozzaglia di sinistra - vince alcune competizioni elettorali a livello locale, e con buona pace per il fatto che secondo Schlein "esultare" per i sondaggi sarebbe fuori luogo, ecco quei sondaggi ci sono e pesano come macigni. Il punto è che per ogni istituto demoscopico, nessuno escluso, il vantaggio del centrodestra sul centrosinistra è granitico: se si votasse oggi, il governo con discreta approssimazione goderebbe di consenso ancora maggiore e di maggiore peso parlamentare. Si pensi, giusto per pescare un esempio dal mazzo, al sondaggio snocciolato da Enrico Mentana al TgLa7 nella serata di ieri, lunedì 26 maggio: FdI in crescita di 0,3 punti percentuali al 30,5% tondo tondo. Cifre iperuraniche.
Numeri che però non scalfiscono le convenzioni della Schlein: "Essere testardamente unitari non è una tesi o un dibattito politologico ma un dato oggettivo: solo così si può battere la destra", ricorda. O meglio ammette: a loro resta solo l'ammucchiata. "Noi lo siamo sempre stati e continueremo a farlo, sulla chiarezza del programma - riprende - . È quello il punto dirimente. Ne siamo talmente convinti che proseguiremo in questa direzione, cercando di porre al centro le tante cose che ci uniscono, facendo sintesi dei diversi punti di vista, che pure ci sono. Dove governiamo insieme sta già funzionando".
Infine, imbeccata sul punto - "le ripetute sconfitte alle amministrative sono un campanello d'allarme per Meloni?", chiedono gli zelanti colleghi di Rep -, la leader Pd si ripete: "Mi sembra chiaro che si è rotto qualcosa nel suo rapporto con l’elettorato. A Genova il Pd è sopra a FdI di ben 18 punti. A Ravenna noi siamo al 42, loro al 16. Quindi certo: a meno che non sia sorda, l’allarme è suonato bello forte". Convinta lei...