Dominano i temi di politica internazionale sui giornali italiani e a "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorettissima di Daniele Capezzone. Si parte con i dazi Usa: "Un tribunale federale ha dato torto a Trump ma in serata è stato accolto un primo ricorso della Casa Bianca. Resta la polemica nel merito e nel metodo. Ha senso che sia una istanza giurisdizionale a dettare le politiche economiche di un governo? - sottolinea il direttore editoriale di Libero -. In ogni caso il Wall Street Journal dice che Trump sta comunque studiando dei diversi percorsi legali e c'è la possibilità che si finisca alla Corte Suprema".
Sempre America: "Musk lascia il dipartimento Doge. Prima versione: sono scaduti i 130 giorni, sono stati fatti tagli significativi per, vado a memoria, 175 miliardi di dollari ed era tutto previsto. Seconda versione: no, c'è grande delusione di Musk nei confronti di Trump e la stessa gentile freddezza significherebbe che qualcosa si è rotto. Secondo altri Musk avrà altri impegni importanti nel campo spaziali e secondo altri ancora dovrà occuparsi delle sue aziende in crisi. Forse c'è del vero in tutte e queste quattro versioni".
Questione Medio Oriente, il piano Witkoff: 60 giorni di tregua e rilascio di 4 ostaggi. "Israele dice sì, Hamas dice no e scatta la commovente operazione dei giornali italiani anti-Israele e più sensibili agli argomenti di Hamas per dire che ci sono dei dubbi... Missione: 'Direttore, come giustifichiamo la posizione di Hamas? Diciamo che non sono soddisfatti'. Si distinguono in questo senso Avvenire, Corriere, Fatto e Stampa".
Versante italiano: "Le piazze della sinistra, con Renzi e Calenda che ne fanno una loro e ci sono quelli del Pd che vanno da una parte e dall'altra. Commenti preoccupati: mancanza di visione comune sulla politica internazionale. E Silvia Salis, neoeletta sindaca di Genova, dice: 'Il mio ruolo nazionale? Prematuro'. Ancora deve cominciare e già si dibatte su altri incarichi...".
Grande dibattito sulla presenza di Fedez al congresso di Forza Italia. "Mariano Apicella, sentito dal Foglio, ricorda che il presidente amava un altro tipo di musica...".
— Daniele Capezzone (@Capezzone) May 30, 2025