Giuseppe Conte, "Meloni non lo faccia": l'ultima sparata dopo i raid in Iran

domenica 22 giugno 2025
Giuseppe Conte

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"L'attacco degli Stati Uniti segna un'escalation dagli esiti incontrollabili. Chiedo a Giorgia Meloni per una volta di non attendere istruzioni dall'alto e di mettere subito al primo posto la sicurezza del nostro paese, di non dare la disponibilità delle nostre basi militari per questa escalation e di garantire che nessun colpo da parte di nessun nostro soldato sarà sparato": a dare queste "istruzioni" il leader del M5S Giuseppe Conte.

L'ex premier, poi, ospite dello Speciale del TgLa7, si è detto molto preoccupato in generale per la situazione: "Vedo un Trump che insegue Netanyahu, che ha deciso unilateralmente, senza informare nessuno, nemmeno in ambito Nato, dell'attacco". E ha aggiunto: "Qualcuno gioisce perché pensa siano stati colpiti i siti nucleari ma la dottrina Netanyahu è chiara: la pace attraverso la forza, chi è più forte può farsi giustizia a modo suo nel contesto internazionale. Ma questo può essere applicato con effetti non gradevoli e non graditi. Trump rincorre Netanyahu che se oggi appare a qualcuno come il giustiziere è uno che ha detto che l'Onu è un covo di antisemiti, a Gaza ha realizzato e sta realizzando un genocidio". E ancora: "Sono più preoccupato di sempre rispetto agli scenari che vedevo da premier: il diritto internazionale non esiste più, ciascuno fa a modo suo, anche il contesto Nato non conta più, è solo buono per il riarmo al 5%".

"Io obiettivamente in questo momento sono preoccupatissimo anche per i nostri militari all'estero", ha proseguito Conte, secondo cui "l'attacco Usa in Iran segna una pericolosissima escalation, si tratta di un atto grave e pericoloso che apre la finestra su un conflitto dagli esiti incalcolabili, con conseguenze non solo sul terreno mediorientale ma anche in Europa e nel mondo intero", ha detto al Tg3.

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