La sinistra sempre più a caccia d’odio, dialettico e umorale, contro Giorgia Meloni. Le ultime tensioni si sono verificate al Senato, dove l’opposizione si è scatenata in vari insulti nei confronti della premier e leader di Fratelli d’Italia. Il tutto è avvenuto durante la discussione della riforma della Giustizia e a dare in escandescenze è stata la senatrice, e vicepresidente del gruppo M5S, Alessandra Maiorino che ha letteralmente paragonato Melonia a un cane, sostenendo di “aver visto la presidente del Consiglio scodinzolare al vertice Nato dell’Aja".
Espressione a dir poco sgradevole nei confronti della terza Alta carica dello Stato e che ha costretto la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, a un richiamo ufficiale: "La invito a non usare termini come ‘scodinzolare’”. Invece che raccogliere l’invito e tornare a toni più consoni, l’opposizione ha levato gli scudi e ha gridato alla censura.
Il primo a inveire è stato Francesco Boccia, capogruppo del Pd, che addirittura non ha gradito l’intervento della Ronzulli e ha sostenuto che avrebbe dovuto "evitare di intervenire nel merito delle dichiarazioni delle opposizioni e di bacchettarle".
La Ronzulli, a quel punto, ha dovuto difendersi, replicando alle accuse: "E invece io lo faccio, perché almeno quando presiedo io voglio che si abbia un minimo di rispetto… Lei non mi può insegnare il mio lavoro".
Una mattinata difficile per la vicepresidente, che ha dovuto tenere a bada anche l’animo agitato di Ivan Scalfarotto di Italia Viva, ammonito più volte: "La richiamo per la seconda volta, sa cosa succede alla terza". A sostegno delle azioni della Ronzulli è intervenuta, invece, Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia: “Il linguaggio d’odio verso Giorgia Meloni è diventato ormai il leitmotiv di chi, privo di argomentazioni, sta facendo ancora pagare agli italiani i fallimenti di quando era al governo. Forse alla Maiorino basterebbe ricordare l’episodio in cui Giuseppe Conte rincorreva Angela Merkel al bar. È evidente che a loro dispiace dover accettare la verità: finalmente – ha concluso Mieli – con Giorgia Meloni l’Italia è tornata a essere protagonista”. Per le proteste serie e rispettose ripassare la prossima volta.