L'ordinanza del sindaco di Pesaro Andrea Biancani ha destato molto clamore. In sostanza il primo cittadino ha vietato di giocare a pallone per strada - e altre azioni simili - in viale Trieste e nelle piazze pubbliche ad alta frequentazione turistica. Il provvedimento sarà in vigore fino al 31 agosto. E prevede sanzioni per i trasgressori da 50 a 250 euro.
"Comprendiamo il desiderio dei più giovani di creare momenti di convivialità e divertimento - ha spiegato il sindaco del Pd - ma allo stesso tempo è nostro dovere garantire la sicurezza di tutti i cittadini, il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici. In queste prime settimane di chiusura al traffico del lungomare ci sono arrivate numerose segnalazioni sia dei residenti, ciclisti, autisti di Ami, attività economiche e ricettive, che lamentano lanci di oggetti che possono recare pericolo alla sicurezza delle persone, e mettono a rischio l’integrità del patrimonio pubblico compreso il nuovo arredo verde di viale Trieste. In più - ha ricordato - nel lungomare transitano mezzi autorizzati e la navetta del trasporto pubblico, quindi giocare a pallone in mezzo alla strada è un rischio anche per chi lo fa".
Giocare a calcio per strada è severamente vietato. Ma proprio in quelle vie la delinquenza regna sovrana. Un esempio? A piazza Matteotti un 21enne pregiudicato tunisino ha spaccato il naso all'ex fidanzata. Il 10 giugno, come ricorda il Secolo d'Italia, un altro gruppo di “turisti” tunisini, ha scatenato una rissa a bottigliate sul lungomare, all’altezza della ciclabile sottomonte. In entrambi i casi il pallone non c'entra nulla. Ma il problema della giunta dem di Pesaro sono i ragazzini che giocano a pallone per strada.