Per essersi presentato in aula alla Camera coperto da un telo bianco a mo' di fantasma, Riccardo Magi si è guadagnato 2 giorni di sospensione dai lavori parlamentari. Evidentemente al leader di +Europa la "mini-squalifica" non è bastata e ci ha riprovato con un'altra carnevalata, forse meno evidente ma che non è certo passata inosservata.
L'ex esponente radicale, insieme ad Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e qualche grillino l'esponente dell'opposizione anti-Meloni più folkloristico, pittoresco e mediatico, è intervenuto a Montecitorio con un fiore appuntato sul bavero sinistro della giacca. Non un fiore qualunque, ovviamente: no, un grazioso fiore giallo-blu di marijuana.
La canapa non è stata una scelta casuale, perché Magi è intervenuto per interrogare al question time della Camera il ministro dell'Agricoltura e Made in Italy Francesco Lollobrigida su quali iniziative intende mettere in campo il governo per garantire la stabilità economica della filiera della canapa, dopo l'entrata in vigore delle nuove norme che equiparano la cannabis light alle sostanze stupefacenti.
"Il ministro Lollobrigida ha detto tante parole, ma non ha risposto a una domanda molto chiara - ha esordito Magi -. Vi siete resi conto che il decreto sicurezza ha creato un problema a un settore imprenditoriale e industriale di questo paese che vede impiegati tantissimi giovani tra l'altro in una filiera completamente italiana?. Non so se il ministro si è reso conto, leggendo la risposta che gli hanno preparato, che ha parlato di alterazioni dello stato psicofisico: ma noi non stiamo parlando di una sostanza che causa alterazione alcuna. Stiamo parlando di una pianta di un fiore all'occhiello. Io lo porto qui all'occhiello della mia giacca e dovrebbe farlo anche lei da ministro dell'agricoltura a maggior ragione se con la sua risposta ci dice che non c'è nulla da temere e non è ovviamente una sostanza proibita perché non ha effetti droganti".
"Lollobrigida ha parlato di una realtà diversa da quella che il paese sta vivendo, perché in questo momento ci sono imprese che hanno ricevuto e utilizzato fondi pubblici regionali o europei, aziende che devono pagare l'anticipo fiscale ai propri dipendenti, aziende che hanno i propri magazzini per milioni di euro di merce di cui non sanno che fare - ha concluso il leader di +Europa -. Avete gettato nell'incertezza un intero settore: la commissione agricoltura della conferenza delle regioni, all'unanimità, anche quindi con il voto delle 14 regioni governate dal centrodestra, ha votato una mozione per chiedere al governo di modificare quella norma. Io continuo a portare all'occhiello questo fiore. Lollobrigida non lo potrà fare e - ha concluso Magi - dovrà nascondere la sua faccia di fronte a questi imprenditori".