Alcune frasi recenti che valeva la pena di conservare. Una l’ha detta dieci giorni fa Marco Furfaro, membro della segreteria del Pd e fedelissimo della segretaria: «Il “modello Meloni” per il turismo è quello di riempire gli alberghi e le spiagge di pochi stranieri e lasciare a casa le famiglie italiane». La teoria di Elly Schlein per cui «le famiglie italiane hanno i salari troppo bassi per andare in vacanza». Quest’altra l’ha pronunciata il primo luglio il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che a differenza dei dirigenti del Pd vuole darsi un’immagine da uomo d’ordine, quello che se tornasse a palazzo Chigi metterebbe subito sotto controllo l’immigrazione irregolare: «A giugno gli sbarchi dei migranti aumentano di oltre il 40% rispetto allo stesso mese dello scorso anno».
Insomma, il tormentone estivo dell’opposizione era pronto: latitano i turisti e arrivano immigrati a frotte, doppio fallimento del governo. Ora stanno cercando altri argomenti, questi non funzionano più. La realtà li ha ribaltati. C’è una sorta di centrale dove convergono tutti i dati sulle presenze dei turisti in Italia: è il Servizio alloggiati della Polizia, completo e aggiornato perché è tramite questo che gli alberghi e le altre strutture ricettive, inclusi i Bed and breakfast, devono comunicare subito alle questure le generalità delle persone ospitate. È da qui, dunque, che si capisce come sta andando il turismo.
Ieri il Viminale ha diffuso gli ultimi dati: i più importanti, perché tengono conto del Ferragosto. Dicono che nei primi diciotto giorni del mese gli arrivi sono stati 15,6 milioni, e questo significa una crescita del 9,3% rispetto ai 14,3 milioni dello stesso periodo del 2024. Un aumento che non è dovuto solo agli arrivi da oltreconfine: nelle strutture ricettive della Penisola hanno soggiornato 540mila italiani in più rispetto all’anno precedente (+8%), mentre l’incremento degli stranieri è stato pari a 790mila (+10,5%).
Non è una fiammata agostana. Nell’intero trimestre giugno-agosto (sempre con i dati aggiornati al 18 di questo mese) si sono contati oltre 61,3 milioni di arrivi, contro i 57 milioni dello stesso periodo del 2024. Le previsioni del ministero del Turismo, sin qui confermate, sono di circa 70 milioni di turisti sino a settembre: sarebbero 5 milioni in più in confronto al 2024, un milione e mezzo dei quali italiani.
Ci sono anche quelli che restano a casa perché non hanno i soldi per viaggiare, certo. Nel 2024 il 31% degli italiani non si poté permettere una vacanza di almeno una settimana. Era comunque il dato più basso mai registrato dal 2004 e nella Ue solo Polonia, Francia e Germania registrarono una quota inferiore. Quest’anno sta andando meglio del precedente e ci sono buoni motivi per credere che il numero degli esclusi dalla villeggiatura estiva per ragioni economiche scenda ancora.
Numeri che solo Federalberghi, che avrebbe voluto norme più severe contro i Bed and breakfast, prova a contrastare. La «sensazione», dicono i suoi vertici senza portare numeri reali, «è che il trend segnalato dal ministero dell’Interno sia in buona parte attribuibile all’emersione dei tanti abusivi ed evasori che sono stati finalmente stanati». La quale, riconoscono, è comunque «una cosa buona e va salutata con favore». In ogni caso, gli slogan sugli italiani che non possono andare in vacanza per colpa del governo sono stati rottamati già da qualche tempo, quando si è capito che le profezie di sventura erano infondate.
Sul fronte immigrazione l’anno sembrava mettersi bene per l’opposizione. Rispetto al 2024, nel quale gli arrivi erano stati più che dimezzati rispetto al 2023, la curva aveva cominciato a rialzarsi. A gennaio, febbraio, aprile, maggio e giugno del 2025 c’erano stati più sbarchi che negli stessi mesi dell’anno precedente. Chi spera nell’arrivo di nuove “risorse” per motivi ideologici, e chi vuole fare propaganda sul fallimento della politica di controllo dell’immigrazione, attendeva fiducioso il verdetto dell’estate, durante la quale il numero degli arrivi di irregolari e richiedenti asilo schizza in alto.
Aspettative mal riposte, pure queste: un anno fa nei primi 20 giorni di agosto si contarono 4.710 migranti sbarcati; nello stesso periodo del 2025 sono stati 3.224 (-32%). Un calo che segue quello di luglio, col risultato che il numero complessivo degli sbarchi nell’anno in corso sta tornando ai livelli bassissimi del 2024.
Così aumentano tutti i viaggi, tranne quelli di chi vuole venire in Italia senza titolo per farlo. Obbligati per contratto a denunciare ogni giorno qualche fallimento del governo, i leader dell’opposizione hanno deviato su altri argomenti: le difficoltà del processo di pace in Ucraina, il rifiuto dell’esecutivo a riconoscere lo Stato di Palestina, Giorgia Meloni che parla troppo poco con i giornalisti.