"Portare migranti dalle coste libiche fino in Italia, sfidando apertamente le istituzioni e ignorando gli ordini ricevuti, non è un atto umanitario: è una violazione delle regole. Chi pensa di infrangere la legge trova una sola risposta: la fermezza dello Stato": lo si legge in un post di Fratelli d'Italia su Facebook in riferimento a quanto accaduto con la nave Mediterranea dell'Ong Mediterranea Saving Humans, che tra i suoi fondatori vanta Luca Casarini.
Nei giorni scorsi l'imbarcazione, dopo aver salvato dieci migranti (iraniani, iracheni ed egiziani partiti dalla Libia, tra cui tre minori non accompagnati) in mare, a poche miglia da Pantelleria, ha disatteso le indicazioni fornite dalle autorità in merito al porto in cui sbarcare. Invece di andare a Genova, come disposto dal governo, la Ong ha puntato verso Trapani spiegando che "le onde erano alte più di due metri e mezzo". Per questo si trova ora in stato di fermo amministrativo a seguito di un provvedimento siglato da Polizia, Guardia di Finanza e Guardia Costiera. La decisione presa in autonomia dalla nave ha fatto scattare il “decreto Piantedosi”. E oltre al fermo, la cui durata sarà decisa dal prefetto entro cinque giorni, a Mediterranea sarà comminata anche una multa (fino a un massimo di 10mila euro).