Minacce di morte, aggressione verbale, sputi, al grido "sei un fascista, vi ammazziamo", dopo una cena elettorale in provincia di Ancona, ieri sera, nei confronti di Marco Battino, 25enne assessore comunale ad Ancona e candidato indipendente nella lista di Forza Italia per le elezioni regionali delle Marche del 28-29 settembre. A denunciare l'episodio è lo stesso Battino che non indica il luogo in cui è accaduto. Sarebbe successo però a Sirolo dove era prevista l'iniziativa elettorale annunciata dal candidato nei manifesti nei giorni scorsi. "Dopo le minacce sui social, i manifesti strappati, ieri sera un nuovo episodio di violenza contro di me. - scrive il candidato in una nota - Una vile aggressione verbale con minacce di morte nei miei confronti e nei confronti dei giovani che erano con me. Tra le frasi più dure 'sei un fascista, vi ammazziamo tutti'. Non solo: mi hanno sputato contro e impedito, spingendomi, di scendere dalle scale in cui mi trovavo".
"In queste settimane - racconta - ho incontrato centinaia di persone, numerosi i giovani con i quali ho avviato un dialogo costruttivo. I miei incontri hanno riscosso interesse e sono stati sempre improntati alla correttezza reciproca anche quando le idee non coincidevano. Purtroppo, ci sono facinorosi che non vogliono che le idee circolino e che gli spazi democratici restino aperti. Ma le Marche non sono questo, e pochi codardi che nella notte si aggirano distribuendo violenza, non mi fermeranno". "Ho accettato di candidarmi - spiega Battino - per mettere a frutto l'esperienza maturata in due anni alla guida dell'assessorato comunale ai giovani, università e sviluppo economico per portare in Regione progetti e idee che possono contribuire a far crescere opportunità per la mia generazione e per i cittadini tutti. Questi episodi vili e antidemocratici non mi intimidiscono. Anzi rafforzano le mie convinzioni".
L'aggressione verbale, riferisce Battino, è avvenuta "a conclusione di una cena elettorale in una località della provincia di Ancona, partecipata e davvero interessante: prima un giovane, poi tornato con altri due, ha strappato e gettato a terra il mio manifesto". "Alla richiesta di allontanarsi - 'Non c'è bisogno di fare questo' ho detto - aggiunge - hanno risposto con pesanti minacce. "Fascisti di mer***, siete tutti vestiti di nero, vi ammazziamo tutti". Devo ringraziare quanti erano al mio fianco che sono riusciti a mantenere la calma e non rispondere alle provocazioni. E la sicurezza del locale che li ha fatti allontanare senza altra violenza".