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Quei cattivi maestri che spargono odio contro FdI

"Meloni buffona", "Vi abbiamo già appesi": politici e intellettuali di sinistra si macchiano degli insulti peggiori
di Daniela Mastromattei sabato 20 settembre 2025

3' di lettura

Una nuova violenza politica fatta di insulti e offese personali si fa largo nei talk show televisivi, nelle manifestazioni di piazza e persino nelle sedi istituzionali. Con la guerra a Gaza si sono inaspriti i toni e a testimonianza di un clima sempre più teso dopo l’omicidio di Charlie Kirk è stata rafforzata la scorta al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Ed è stato proprio il ministro degli Esteri a invitare «tutti ad abbassare i toni». Ma chi lo ferma Roberto Saviano, già condannato a pagare mille euro di multa per le sue espressioni sprezzanti nei confronti del premier, chi li ferma tutti quelli che si sentono ormai in diritto di dare del «fascista» a chi non la pensa come loro. Chi lo ferma Alessandro Orsini che ha appena pubblicato un libro “Gaza Meloni. La politica estera di uno Stato satellite” e che ha dichiarato che la premier e Tajani «hanno aiutato Israele a distruggere Gaza» e «hanno sempre lavorato per impedire che qualcuno assumesse misure punitive nei confronti di Netanyahu».

Politici di sinistra orfani di un progetto politico e intellighenzia frustrata attaccano con odio alimentando nel frattempo il proprio senso di superiorità. Ginevra Bompiani, per esempio, con la leggerezza con cui avrebbe potuto ordinare un caffè durante un incontro con le amiche, ha affermato dai microfoni di un talk show televisivo che «bisogna ridere della Meloni», perché «è molto più buffona di Salvini», «è una vera buffona e le cose che dice sono ridicole».

Lei fa parte di un gruppetto che dimostra di odiare il governo riuniti insieme all’interno di un video che Fratelli d’Italia ha pubblicato su X per rispondere a Elly Schlein e al circuito mediatico che chiedevano a gran voce un elenco di “odiatori” con un indignato Andrea Scanzi, giornalista del Fatto Quotidiano, che chiede: «Stiamo assistendo alla destra che accusa la sinistra di istigare l’odio, ma dov’è questo odio a sinistra». Allora come definire quanto accaduto a Genova qualche giorno fa? Dove il consigliere comunale del Pd Claudio Chiarotti - dopo un dibattito infuocato sul minuto di silenzio invocato dal centrodestra per Charlie Kirk- ha sbottato rivolto alla capogruppo di Fdi Alessandra Bianchi: «Non dire ca...ate, vi abbiamo già appeso per i piedi una volta».

Dopo Chiarotti, nel video spunta Maurizio Landini che sollecita «larivolta sociale». È «il momento», dice «perché avanti così non si può più andare». Complimenti al sindacalista. E che dire di Filippo Ceccarelli di Repubblica che gioca volgarmente con il termine «Atreju» (festa annuale organizzata da Fratelli d’Italia): «Atreju» «a ...troia». Davvero pessimo. Per non parlare della banda dei compagni che ha dato fuoco al fantoccio di Giorgia Meloni. Più odio di così. Però la domanda forse sarebbe meglio rivolgerla a Scanzi: tutto ciò è forse, amore neanche a parlarne, ma è almeno rispetto verso il nostro presidente del Consiglio? Che ha ragione quando rivolgendosi a Elly la informa che se desidera i nomi di chi esprime odio verso il centrodestra «ci stiamo mezza giornata».

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fdi

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