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Almasri, negata l'autorizzazione per i ministri. Il giallo dei franchi tiratori

di Caterina Spinelli giovedì 9 ottobre 2025

2' di lettura

Autorizzazione negata. L'Aula della Camera ha votato contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano per il caso Almasri. I sì alla relazione della Giunta, contraria all'autorizzazione, sono stati per il ministro della Giustizia 251 e i no 117; per il titolare del Viminale 256 e i no 106; per il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio 252 sì e 112 no. E in tutti e tre i casi, i sì sono stati superiori al numero degli effettivamente presenti nel centrodestra, ovvero 242, e quindi secondo il capogruppo di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, tra le opposizioni "ci sarebbero stati circa 15-20 franchi tiratori: avevamo calcolato di arrivare a 235 voti. Non solo abbiamo dimostrato compattezza, ma anche che alcuni esponenti dell'opposizione hanno votato contro l'autorizzazione a procedere. Nella Prima Repubblica si sarebbero chiamati franchi tiratori. Noi siamo contenti".

Passa, dunque, la relazione della maggioranza firmata da Carlo Pittalis. Quest'ultima chiedeva di negare l'autorizzazione a procedere ritenendo che i tre membri del governo - nel rimpatriare il generale libico - abbiano agito nell'interesse dello Stato e per la tutela di un bene pubblico preminente. Tra questi la sicurezza nazionale. Non dunque per fini personali o illeciti. 

Caso Almasri, negata l'autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano

La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato contro il testo del relatore Federico Gianassi (Pd), che sul caso...

Brutte notizie invece per le opposizioni. La relazione di minoranza firmata da Federico Gianassi (Pd) offriva la versione opposta, sostenendo che i tre membri del governo abbiano violato gravemente gli obblighi internazionali dell'Italia impedendo la consegna alla Corte penale internazionale (CPI) del miliziano libico accusato di torture, stupri e omicidi. Relazione però non passata.

A prendere la parola e commentare il voto è stato subito Carlo Nordio. "Sono soddisfatto perché il risultato è andato anche oltre, numericamente, a quella che era l'aspettativa della maggioranza parlamentare: ciò significa che anche da parte di alcuni dell'opposizione vi è una riluttanza ad affidare alle procure della Repubblica delle competenze che dovrebbero essere squisitamente politiche". E ancora: "Lo strazio che il Tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non ci siano schizzati i codici tra le mani, ammesso che li abbiano consultati. È andata come doveva andare". 

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