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Boldrini difende Landini: "Cortigiana? Meloni smetta di fare la vittima, nessuna offesa"

di Claudio Brigliadori venerdì 17 ottobre 2025

2' di lettura

Quando qualcuno di centrodestra, soprattutto se Giorgia Meloni, viene insultata la regola per quelli dell'opposizione è semplice, semplicissima: prendersi le contumelie, starsene zitti senza fiatare o protestare e portare a casa. Basta leggere l'intervista di Laura Boldrini su Repubblica, in cui derubrica il "cortigiana" pronunciato da Maurizio Landini a DiMartedì all'indirizzo della premier come "un equivoco" invitando poi la stessa Meloni a smetterla con il "vittimismo". Intervista invero surreale, visto che a pronunciare queste parole è stata quella presidente della Camera che, giustamente, ha fatto della lotta alle volgarità sessiste contro le donne, dentro e fuori dalla politica, uno dei suoi cavalli di battaglia.

"Direi alla maggioranza di non strumentalizzare le parole di Landini, per nascondere altro, perché è evidente che c'è stato un equivoco. Non bisogna fare vittimismo", spiega la Boldrini, oggi deputata del Partito democratico, dalle colonne del quotidiano diretto da Mario Orfeo. "Da presidente della Camera e ora da deputata del Pd, che ha subito violenze verbali, penso che in questo caso ci sia stato un grande equivoco. Ascoltando per intero l'intervento di Landini è chiaro che il segretario volesse dire che Meloni fa parte della corte di Donald Trump, come se stesse usando quel termine al maschile e non al femminile". 

Boldrini spiega dunque come "al maschile il termine 'cortigiano' ha un significato diverso dal femminile 'cortigiana'". La domanda successiva a questo ragionamento è scontata, e infatti Repubblica giustamente gliela pone: come avrebbe reagito la sinistra a parti invertite? "Ripeto, bisogna ascoltare il discorso per intero, altrimenti si rischia di farne un uso strumentale - replica la Boldrini -. Non penso ci sia stato un intento di offendere in modo sessista la presidente Meloni, ma di fare una considerazione politica, intendendo che Meloni è politicamente subalterna a Trump. Mi sembra una forzatura, escludo che Landini volesse far riferimento al significato di prostituta. Ha usato la parola sbagliata". Un problema di vocabolario, insomma. Tutto chiarito. E guarda un po', non c'è stato nemmeno il bisogno di scusarsi da parte di Mister Cgil. 

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