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Angelo Bonelli perdona la compagna che evoca Adolf Hitler

mercoledì 22 ottobre 2025

4' di lettura

C’è un video in cui la tiktoker partenopea Rita De Crescenzo spiega che la Palestina è a Venezia. «Guardate qua... l’isola della Palestina... E cos’è, ‘o filo ‘mmiézzo al mare!». La indica sul telefono. Gaza vicino a Chioggia? A pochi minuti di traghetto c’è piazza San Marco. Poi la De Crescenzo viene assalita da un leggerissimo sospetto: «Ah... isola della Pellestrina... Scusateci, ci siamo sbagliati!». E vabbè, può capitare.

La De Crescenzo, assurta alla celebrità per l’invasione di Roccaraso, ha sperato fino all’ultimo di strappare una candidatura alle Regionali in Campania, e però pare che la speranza sia tramontata dietro al Vesuvio, a meno che la tiktoker non intenda far campagna elettorale da Sharm el -Sheikh dove (apprendiamo dalla “storia” che ha pubblicato su Instagram) guiderà una nuova invasione: dall’8 al 15 novembre, 790 euro, trattamento all inclusive, volo andata e ritorno da Napoli compreso di trasferimento da e per l’aeroporto.

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C’è un’altra napoletana, la quale si definisce ‘na palestinese napulitana, che ha pubblicato un altro video, ma il contenuto è un po’ diverso. La signora Souzan Fatayer, candidata dalla Bonelli&Fratoianni allo scranno regionale, ha rilanciato un filmato in cui parla l’ex ambasciatore israeliano in Italia e il video riporta un commento scritto: “Le parole di questo ebreo fanno rimpiangere l’incompleta missione di Hitler”. Il caso è stato sollevato dal Tempo e giustamente è scoppiato un casino. «Ho commesso una disattenzione», ha tentato di giustificarsi la Fatayer, «ho condiviso il video senza aver letto la “caption” che lo accompagnava», cioè non avrebbe letto o compreso il testo. Il giorno prima era scoppiato un altro casino, ma di tenore differente: i falsi perbenisti si erano indignati perché Paolo Mieli ha definito la candidata «in leggerissimo in sovrappeso». Ieri Mieli si è scusato, e forse avrebbe potuto anche non farlo. E però chi l’ha crocifisso per una battuta adesso di fronte alla sparata su Hitler tace, o minimizza.

Che la palestinese napulitana l’abbia combinata grossa è comprovato dal fatto che in sua difesa è intervenuta Ilaria Salis, penultimo prodigio dell’Alleanza Verdi Sinistra: «Esprimo solidarietà a Souzan, donna palestinese e napoletana che ho avuto il piacere di conoscere quest’anno. Il volgare attacco di Mieli, intriso di sessismo e squallidamente ironico di fronte a un genocidio, è grave. Almeno poi ha chiesto scusa», ha continuato sant’Ilaria patrona delle case altrui. «Al contrario molti altri giornalisti, professionisti dell’odio e della strumentalizzazione, non mostrano quel minimo di dignità necessario per fare un passo indietro quando viene commesso un errore. Buona campagna elettorale, Souzan. Ti mando un abbraccio affettuoso». Forse anche Hitler era un professionista dell’odio, ma sssh, non date troppe informazioni alla Salis, c’è il rischio di un sovraccarico.

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D’accordo ma Angelo Bonelli cosa dice? Eccolo il nostro, si lamenta col Foglio: «È l’ennesima campagna del Tempo contro di noi, non mi stupisce. Ma vorrei che fosse chiaro che quelle non sono sue parole, sono la didascalia di un video in cui un israeliano dice cose tremende, che ai tempi scioccarono anche me». Ah beh, se hanno scioccato anche il Bonelli... Comunque il “verde” aggiunge: «Certo, ha commesso una leggerezza nel ricondividerlo, ma è diverso dallo scriverlo di proprio pugno». Bonelli ha talento da vendere e ne dà ulteriore prova, ma non serviva: «Sono frasi scritte in piccolo, ovviamente da condannare, sarebbe stato molto grave se le avesse scritte lei, ma non è così». Ah, se sono scritte in piccolo, allora... Ma la candidano ancora o no? «Vedremo». Il centrodestra tuona, e a parte inverse sarebbe venuto giù il cielo.

Per il deputato leghista Rossano Sasso «sono parole di una gravità inaudita». La palestinese napulitana insegna all’Università Orientale ed è mediatrice culturale. Per Sasso non dovrebbe più «sedere dietro a una cattedra».

All’attacco anche Marco Scurria, vicecapogruppo di Fdi al Senato: «Ancora una volta esponenti legati ad Avs rilanciano contenuti e dichiarazioni che suscitano sdegno, indignazione e preoccupazione per il livello di estremismo e odio che sembrano ormai tollerati, se non addirittura legittimati, all’interno di quel mondo politico». Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica, chiede «formalmente» a Bonelli e Fratoianni «di ritirare la candidatura di questa docente dalle loro liste. Lo facciano in nome dell’antifascismo a cui spesso si richiamano», incalza. «Già il fatto che Fatayer insegni ci preoccupa», continua Romano, «ma se dovesse anche entrare nelle istituzioni sarebbe davvero uno sfregio ai valori della Resistenza e della nostra Costituzione». Dopo aver detto che non aveva letto il riferimento a Hitler, ma sì, tanto come dice Bonelli era scritto in piccolo, la signora Fatayer tiene a precisare che condanna «senza esitazione il genocidio del popolo ebraico». Una precisazione di spessore.
Ridateci Soumahoro.

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