"Confondono le imposte con le persiane". Altro che tasse in aumento: basta una battuta fulminante per sbertucciare le opposizioni. Maurizio Leo, viceministro dell'Economia, interviene all'evento per celebrare i tre anni di governo guidato da Giorgia Meloni e parlando della prossima legge di bilancio non può fare a meno di stigmatizzare l'atteggiamento strumentale e pretestuoso del centrosinistra.
"Non abbiamo messo tasse ma occupato più persone", rivendica il vice di Giancarlo Giorgetti all'evento organizzato a Roma dal coordinamento regionale del Lazio di Fratelli d'Italia. "La sinistra - ha osservato Leo - dice che abbiamo aumentato la pressione fiscale. Conte prenda un libro di scienza delle finanze: la pressione fiscale è un rapporto tra tasse-imposte-contributi e Pil. È cresciuta l'occupazione, il soggetto che lavora paga più contributi, il Pil è in leggera flessione quindi la pressione fiscale sale ma non significa che abbiamo messo tasse ma occupato più persone".
"Forse - ha ironizzato Leo - confondono le imposte con le persiane...". E ha concluso: "Abbiamo abbassate le tasse per le fasce medio basse, ora stiamo abbassando le tasse al ceto medio. Continuiamo su questa traiettoria di abbassare gradualmente le tasse".
Più o meno negli stessi minuti, Maurizio Landini sfila con la Cgil sempre a Roma ma contro la manovra. Il sindacalista rosso ovviamente trova il modo di minacciare governo e Italia: "Non escludiamo nulla", anticipa a chi gli chiede se sia in cantiere un nuovo sciopero generale contro la finanziaria. In fondo, per un sindacato che ha scioperato su tutto e per tutto, sarebbe quasi scontato.