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Certificazione 'Top employers'in Italia e nel mondo per Merck

Smart working, cultura aziendale rivolta al futuro e un ambiente di lavoro positivo, che valorizzi le capacità e il contributo di tutti i dipendenti. Sono queste le carte vincenti che hanno convinto il Top employers institute
di Maria Rita Montebelli sabato 16 febbraio 2019

2' di lettura

Per la terza volta consecutiva Merck ottiene la prestigiosa certificazione Top employers. L’ambito riconoscimento vuole premiare le aziende che hanno dimostrato eccellenti condizioni di lavoro, in particolare, il Top employers institute – ente che conferisce il riconoscimento - ha valutato i risultati dell’azienda in termini di strategie mirate alla valorizzazione dei talenti, gestione della performance e piani di carriera e successione. “Da diversi anni lavoriamo per far sì che la nostra azienda sia sempre più a misura di dipendente. È proprio in quest’ottica che abbiamo implementato lo smartworking: un approccio al lavoro basato su flessibilità oraria, maggiore autonomia, responsabilizzazione sui risultati, collaborazione e in generale centralità nel proprio percorso di sviluppo - ha dichiarato Francesco Luchi, country human resources head di Merck Italia - Senza dimenticare che lavorare smart significa anche incentivare un corretto equilibrio tra lavoro e vita privata”. L’indagine internazionale annuale Top employers riconosce i migliori datori di lavoro in tutto il mondo attraverso un rigoroso processo di valutazione, basato su una metodologia oggettiva, che prende in considerazione circa 600 diverse best practice. Sono state valutate oltre 1.500 aziende in 118 paesi, sulla base di una quantificazione dettagliata dei processi e delle strutture delle risorse umane che si concentra su criteri quali talent strategy, workforce planning, on-boarding, learning & development, performance management, leadership development, career & succession management, compensation & benefits, culture. “Per fare una reale differenza nella vita delle persone, e realizzare così la nostra mission, occorre una cultura aziendale rivolta al futuro e un ambiente di lavoro positivo e ingaggiante, che riconosca e valorizzi le capacità ed il contributo di tutti i dipendenti - ha dichiarato Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia - La certificazione Top employers, della quale siamo estremamente orgogliosi, non è solo un riconoscimento a quello che abbiamo realizzato ma anche e soprattutto un incentivo a proseguire su questa strada”. Non solo l’Italia. Merck è risultata anche tra le prime 20 Top employers europee ed è stata certificata Top employer global 2019. Un privilegio, quest’ultimo, riservato solamente a 14 aziende in tutto il mondo, le quali sono state in grado di ottenere la certificazione Top employers in 20-25 Paesi in 3-4 continenti. “La nostra capacità di essere un gruppo leader in ambito scientifico e tecnologico è la naturale conseguenza dell’avere un team altamente qualificato di persone motivate a scoprire nuove idee per un mondo migliore - ha dichiarato Belén Garijo, chief executive officer healthcare e responsabile human resources all’interno dell’executive board di Merck - Questo riconoscimento accrescerà ulteriormente la nostra capacità di portare a bordo i migliori talenti per sfidare continuamente lo status quo”. (MATILDE SCUDERI)

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