CATEGORIE

Mieloma: con isatuximab più vita senza la progressione di malattia

Lo studio di fase 3 di isatuximab raggiunge l’endpoint primario di prolungamento della sopravvivenza libera da progressione - in combinazione con la terapia standard - nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario
di Maria Rita Montebelli domenica 10 febbraio 2019

2' di lettura

Lo studio registrativo di fase 3 di isatuximab in pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario ha raggiunto l’endpoint primario di prolungamento della sopravvivenza libera da progressione nei pazienti trattati con isatuximab in combinazione con pomalidomide e desametasone a basso dosaggio, rispetto al trattamento con pomalidomide e desametasone a basso dosaggio da soli (terapia standard). I risultati saranno presentati durante un prossimo congresso medico e costituiranno la base del dossier da sottomettere alle autorità regolatorie nel corso dell’anno. “Siamo entusiasti di questi risultati, un significativo passo avanti nella nostra ambizione di prolungare la vita dei pazienti con mieloma multiplo - commenta John Reed, responsabile della Ricerca e Sviluppo del Gruppo Sanofi - Siamo impazienti di interagire con le autorità regolatorie con l'obiettivo di portare questo potenziale nuovo trattamento ai pazienti il più rapidamente possibile”. Il mieloma multiplo è la seconda più comune neoplasia ematologica, con oltre 138 mila nuovi casi all’anno in tutto il mondo. È ancora incurabile nella grande maggioranza dei pazienti, con un conseguente notevole impatto della malattia sulla vita di queste persone. Lo studio di fase 3, randomizzato, multicentrico, in aperto, denominato ICARIA-MM, ha coinvolto 307 pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario afferenti a 96 centri distribuiti in 24 Paesi. Tutti i partecipanti allo studio erano stati trattati in precedenza con due o più terapie anti-mieloma, inclusi almeno due cicli consecutivi di lenalidomide e un inibitore del proteasoma somministrati da soli o in associazione. Durante lo studio, isatuximab è stato somministrato mediante infusione endovenosa in combinazione con dosi standard di pomalidomide e desametasone per tutta la durata del trattamento. Il profilo di sicurezza è stato valutato come endpoint secondario. Il programma di sviluppo clinico di isatuximab. Isatuximab si lega ad uno specifico epitopo (o determinante antigenico, la parte di antigene che lega l'anticorpo specifico) della proteina CD38 in grado di innescare molteplici e distinti meccanismi d'azione che si ritiene promuovano la morte programmata delle cellule tumorali (apoptosi) e l'attività immuno-modulatoria. La proteina CD38 è altamente e uniformemente espressa sulla superficie delle cellule del mieloma multiplo ed è un recettore-bersaglio delle terapie a base di anticorpi per il trattamento del mieloma multiplo e di altri tumori maligni. Il significato clinico di queste scoperte è in valutazione. ICARIA-MM è uno dei quattro studi clinici di fase 3 attualmente in corso e che valutano isatuximab in combinazione con le terapie standard attualmente disponibili per le persone con mieloma multiplo recidivato/refrattario o di nuova diagnosi. Isatuximab ha ricevuto la designazione di farmaco orfano per il mieloma multiplo recidivato/refrattario da parte della Food and Drug Administration (Fda) statunitense e dall'Agenzia europea del farmaco (Ema). Isatuximab è una molecola sperimentale, la cui sicurezza ed efficacia non sono state ancora valutate da Fda, Ema o altre autorità regolatorie. Isatuximab è oggetto di ulteriori studi clinici nel trattamento di altre neoplasie ematologiche e tumori solidi. (EUGENIA SERMONTI)

tag
ONCOEMATOLOGIA
MIELOMA MULTIPLO RECIDIVATO/REFRATTARIO
ISATUXIMAB
POMALIDOMIDE
LENALIDOMIDE
DESAMETASONE
JOHN REED
SANOFI
STUDIO ICARIA-MM
PROTEINA CD38
EUGENIA SERMONTI

Flop Coronavirus, la Francia rinuncia al vaccino: "Troppo poco efficaci". Un altro colpo alle forniture Ue

Sfogo Maria Giovanna Maglie contro l'Europa: "Vaccino, 300 milioni ai francesi di Sanofi? Fott***"

Rivoluzione Coronavirus, Regno Unito: desametasone, il "primo farmaco davvero efficace". Le cifre che parlano da sole

Ti potrebbero interessare

Coronavirus, la Francia rinuncia al vaccino: "Troppo poco efficaci". Un altro colpo alle forniture Ue

Maria Giovanna Maglie contro l'Europa: "Vaccino, 300 milioni ai francesi di Sanofi? Fott***"

Coronavirus, Regno Unito: desametasone, il "primo farmaco davvero efficace". Le cifre che parlano da sole

Coronavirus, il vaccino? Sanofi: "Prima agli Stati Uniti, hanno pagato di più"

Mari italiani, rischio-infezione: la minaccia del virus vibrione

Il mare più caldo sarà anche più piacevole per bagnanti e vacanzieri, ma potrebbe rappresentare anc...

Tumore allo stomaco ed Helicobacter, 11 milioni di casi: cosa sta succedendo

L'Helicobacter pylori, un batterio comune presente nello stomaco, potrebbe essere responsabile del 76 per cento dei ...

Hiv, il ritorno in Italia: +24% in un anno, la regione più colpita

Il numero delle nuove diagnosi di HIV in Italia ha registrato un preoccupante incremento. Nel 2023 sono stati notificati...

Estate, "mai nudi sulla sabbia". cosa si rischia in spiaggia al mare

Cosa rischiano i bambini che giocano e si divertono in spiaggia d'estate? La dottoressa Elena Bozzola, pediatra e co...