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Nuovo corso per aiutare i medicia stare accanto ai malati terminali

Il provider Ecm 2506 Sanità in-formazione e la psiconcologa Paola Argentino, in collaborazione con Consulcesi Club, danno alcuni consigli a chi accompagna i pazienti oncologici nel fine vita
di Maria Rita Montebelli domenica 4 febbraio 2018

2' di lettura

In occasione della Giornata mondiale contro il cancro oggi, 4 febbraio, il provider Ecm 2506 'Sanità in-formazione' e la professoressa Paola Argentino, psichiatra e direttore del master in psicooncologia dell’università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con Consulcesi club, lanciano il corso Formazione a distanza (Fad) dal titolo ‘Lo scudo di Perseo: l'immaginario della morte e i diritti del morente’. Con l’entrata in vigore della norma sul biotestamento, d’ora in poi in Italia tutti i cittadini hanno il diritto di esprimere le loro decisioni future in materia sanitaria. Ma i medici, tutti i giorni, sono a fianco di chi ha ricevuto una diagnosi drammatica, e devono affrontare la sfida della comprensione totale e piena della sofferenza dei propri pazienti nel fine vita. Una sofferenza che si accompagna a dei bisogni ben precisi, non solo fisiologici, e che reclamano la giusta attenzione perché si cura anche chi non può guarire: esistono, infatti, malati inguaribili, non malati incurabili. Il corso nasce proprio per porre attenzione ai bisogni emotivi e relazionali dei malati terminali, guidando i medici in un percorso di sensibilizzazione verso i loro pazienti più vulnerabili. Il malato terminale ha bisogno di sicurezza. La centralità dell’arte medica è nella sacralità di prendersi cura dell’altro. Questo principio relazionale deve tenere conto della necessità del malato terminale di non sentirsi abbandonato, e di cogliere nel medico attenzione e rispetto delle sue difficoltà. Il malato terminale ha bisogno di appartenenza. Il paziente deve percepirsi in rapporto con gli altri, esprimendo pensieri ed emozioni. Il malato terminale ha bisogno di autostima. La condizione di paziente, soprattutto in fin di vita, è troppo spesso associata a una condizione di completa passività. Al contrario, questi malati necessitano non solo di sentirsi apprezzati, ma anche di poter in qualche modo intervenire nei processi decisionali. Il malato terminale ha bisogno di autorealizzazione. Nel fine vita,i pazienti hanno bisogno di rivalutare il senso della loro esistenza, senza rinunciare ad esprimere le proprie progettualità, per quanto le aspettative di sopravvivenza siano limitate a livello temporale. ‘Lo scudo di Perseo: l'immaginario della morte e i diritti del morente’ si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi Fad offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-formazione on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it ed è sviluppato in due moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 3 crediti Ecm. (MATILDE SCUDERI)

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