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Campagna informativacontro il tumore ovarico

La neoplasia può essere più facilmente prevenuta attraverso una test genetico che consente di individuarne l’ereditarietà. Acto onlus promuove la sensibilizzazione sui social media
di Maria Rita Montebelli domenica 13 maggio 2018

3' di lettura

Proprio ieri, martedì 8 maggio, si è celebrata la Giornata mondiale sul tumore ovarico, in occasione della quale Acto-Alleanza contro il tumore ovarico ha avviato la propria azione di sensibilizzazione promuovendo la seconda edizione della campagna 'Io scelgo di sapere: tumore ovarico e Brca, l’informazione che ha cambiato la mia storia', lanciata sui social media. L’iniziativa è supportata da AstraZeneca, aBRCAdaBRA e Sigu, contando sul sostegno delle 130 associazioni pazienti di 50 Paesi. La patologia si piazza tra le prime cinque cause di morte per tumore tra le pazienti comprese tra i 50 e i 69 anni ed è il sesto tumore più diffuso tra le donne: ogni anno, oltre 250 mila persone risultano affette da tumore ovarico, 49 mila sono i casi riscontrati nel nostro Paese, incrementati da circa 5200 nuovi casi diagnosticati ogni anno, portando al 60 per cento il tasso di mortalità. La patologia di tipo genetico ereditaria può essere prevenuta dai familiari sani delle pazienti Brca mutate attraverso un test Brca consistente in un prelievo del sangue che consente di identificare la mutazione ereditaria: effettuando questo test, le pazienti che risultano Brca mutate possono sottoporsi alle dovute procedure di riduzione del rischio, nonché usufruire di trattamenti a bersaglio molecolare denominati target theraphy. L’efficacia del test sta nella possibilità di prevenire l’insorgere della patologia nei casi di pazienti con familiarità, ma anche di garantire cure più mirate per chi ha già ricevuto diagnosi certa di tumore ovarico. Attraverso la campagna di sensibilizzazione promossa da Acto, diffusa sulla pagina Facebook della onlus e sul sito www.actoonlus.it, l’associazione intende diffondere l’importanza del test Brca nella cura e nella prevenzione del tumore ovarico, grazie alla condivisione di informazioni, consigli e preziose testimonianze di quante hanno affrontato la malattia. “Il tumore ovarico è un killer silenzioso che purtroppo uccide ancora il 60 per cento delle pazienti che ne sono colpite. Esiste però oggi un’arma importante a cui tutte le donne con diagnosi di tumore ovarico dovrebbero aver diritto, il test Brca. Uno strumento che permette alla paziente di accedere a terapie mirate e ai suoi familiari di intraprendere percorsi concreti di prevenzione per evitare l’insorgenza del tumore. È per questo che sosteniamo con forza e convinzione questa campagna nella speranza che sempre più pazienti possano essere consapevoli dell’importanza di sottoporsi al test Brca per se stesse e per il bene dei loro familiari”, commenta la dottoressa Nicoletta Cerana, presidente di Acto Onlus. “La disponibilità di test genetici in grado di rilevare una situazione di alto rischio di sviluppare tumore ovarico offre l’opportunità di individuare donne a cui proporre interventi di prevenzione impegnativi ma commisurati al loro effettivo livello di rischio. È però importante che la proposta e l’interpretazione del test Brca avvengano in centri specializzati in oncogenetica perché ci sono ancora molti aspetti critici da gestire in modo appropriato sulla base di un expertise adeguato”, dice la dottoressa Liliana Varesco, coordinatrice del gruppo di lavoro oncogenetica della Società Italiana Genetica Umana (Sigu). “Abbiamo condiviso subito i contenuti della campagna 'Io scelgo di sapere' perché crediamo fortemente che attraverso un percorso di conoscenza e consapevolezza le donne e in genere le famiglie portatrici della mutazione dei geni Brca che rappresentano sia Acto onlus che aBRCAdaBRA onlus, possano decidere come gestire il loro rischio di ammalarsi prevalentemente di un tumore al seno e all’ ovaio nel corso della vita e come ridurlo. Crediamo che la campagna riuscirà a raggiungere nuovamente moltissimi cittadini che, in caso di dubbi, invitiamo a rivolgersi ai sanitari davvero esperti che lavorano nei centri di cura altamente specializzati per la gestione del Brca”, afferma Ornella Campanella, presidentessa di aBRCAdaBRA onlus. “Negli ultimi anni l’importanza della prevenzione in campo oncologico ha assunto un grande rilievo anche grazie agli avanzamenti nelle tecniche di diagnosi precoce e screening genetico. AstraZeneca ne riconosce appieno il valore, per questo abbiamo deciso di sostenere Acto onlus anche per la seconda edizione di 'Io scelgo di sapere' - commenta Andrea Musilli, Government affairs & patient advocacy director di AstraZeneca Italia - Per una conoscenza più diffusa e consapevole dell’importanza del test Brca come unico strumento di prevenzione del tumore ovarico”. (FEDERICA BARTOLI)

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