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“Serve una ricerca OneHealth”Siglato unaccordo tra ISS e OIE

Obiettivo quello di promuovere e condurre ricerche di alta qualità sulla salute ‘incrociata’ che analizzi le connessioni tra i tre ‘attori’ dle nostro mondo: uomo, ambiente e animale
di Maria Rita Montebelli sabato 30 giugno 2018

2' di lettura

Siglato l’accordo tra la World Organization for Animal Health (Oie) e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) per promuovere e condurre ricerche di alta qualità con un approccio OneHealth. Un approccio che allarga il concetto di salute a comprendere, oltre quella dell'uomo, anche la salute degli animali e dell'ambiente e che si propone come capace di cogliere e interpretare la complessità delle connessioni di salute esistenti tra questi tre ‘attori’. L'accordo promuoverà la produzione, analisi e disseminazione di conoscenze, ad esempio, sulle complesse relazioni che governano l'emergere di nuove malattie infettive, sul ruolo dei fattori ambientali e dei cambiamenti climatici in termini di disponibilità e salubrità degli alimenti, sull'impatto della pressione antropica su biodiversità e salute degli ecosistemi, sulle ricadute dello sfruttamento delle risorse naturali sulla sostenibilità delle produzioni alimentari. Gli scopi della collaborazione tra Oie e Iss sono: . Accrescere e promuovere la collaborazione a livello internazionale sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute animale e migliorare la comprensione delle relazioni tra salute degli eco-sistemi, perdita della biodiversità e diffusione delle malattie che impattano sulla salute e il benessere animale; . Migliorare l’accesso e l’affidabilità dei dati sulla salute degli animali e gli andamenti epidemiologici collegati ai cambiamenti climatici, attraverso il sistema informativo Oie; . Approfondire e integrare le conoscenze sull’impatto dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e della diffusione di specie animali aliene nella definizione degli standard, delle linee-guida e delle pubblicazioni dell'Oie. “L’approccio OneHealth, è oggi quello più capace di fornire conoscenze che restituiscano la complessità dello scenario della prevenzione – afferma Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – Il nostro lavoro accanto all’Oie è quello che già facciamo per molte delle nostre attività e che sottolinea come la salute sia in realtà il prodotto di tante variabili che interagiscono fra loro e si influenzano. Nessuna politica sanitaria oggi può ignorare la complessa rete di relazioni che lega la salute dell'uomo a quella degli animali e dell'ambiente”. Si tratta quindi di un accordo che va nella direzione di una visione interdisciplinare e che rappresenta, come sottolinea Romano Marabelli, consigliere e sostituto del direttore generale dell’Oie  “il primo riconoscimento dell’Oie di un Istituto di Sanità Pubblica in Europa affiancandosi all’unica collaborazione finora operativa con i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi”. L'Oie è l'organizzazione intergovernativa responsabile per il miglioramento della salute degli animali in tutto il mondo. È riconosciuta come organizzazione di riferimento dall'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e ha un totale di 182 paesi membri. (EUGENIA SERMONTI)

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CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION
CDC
DALL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO
WTO

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