CATEGORIE

Il fondatore di Facebook. "Sulla privacy abbiamo sbagliato"

Il social network accusa il colpo e corre ai ripari pubblicando un articolo sul Washington Post
di Tatiana Necchi giovedì 27 maggio 2010

2' di lettura

Facebook incassa il colpo della crociata lanciata sul web dagli utenti del social network e corre ai ripari in attesa di quello che potrebbe essere il giorno del giudizio per la creatura di Mark Zuckerberg. A scatenare la bufera era stata la notizia che il sito forniva lo username e la localizzazione di chi cliccava su un annuncio pubblicitario. Ovviamente la reazione degli internauti non si è fatta attendere e così il 31 maggio è stata proclamata la giornata della "cancellazione generale" dal social network. Zuckerberg, in una mail diretta al blogger Robert Scoble, ha affermato:  «Abbiamo fatto qualche errore». Ha così confermato che c'è qualcosa che non sta funzionando nel rapporto tra il social network e la privacy degli utenti. Il popolo di FB avrà anche superato i 400milioni, più della popolazione degli Stati Uniti, ma secondo un sondaggio promosso da Sophos, più della metà sarebbe pronto a lasciare.  Ed ecco che è partita la controffensiva mediatica di Zuckerberg. Il 26enne ha scritto un articolo sul Washington Post, cercato di rassicurare gli iscritti e indicando le prospettive per il futuro della sua "creatura". «A volte ci siamo mossi troppo in fretta - ha ammesso Zuckerberg - e stiamo dando risposta alle preoccupazioni più recenti, in particolare alla richiesta da parte degli utenti di avere una gestione più facile delle informazioni che li riguardano - prosegue - ma abbiamo imparato la lezione». Il giovane ha quindi spiegato il principale punto debole di Facebook: il controllo degli utenti sulla propria privacy. «Avevamo deciso di offrire un controllo articolato sulle impostazioni, ma le persone vogliono comandi semplici. Abbiamo mancato il punto». Ed ecco quindi la novità: i comandi per il controllo della privacy cambieranno ancora nelle prossime settimane. Probabilmente diventeranno più semplici e comprensibili.

tag
facebook
social network
prinacy
cancellazione generale
Washington Post

Il caso che scuote l'America Charlie Kirk, "l'uomo bianco": Karen Attiah licenziata in tronco dal "Washington Post"

In futuro Gaza, il Washington Post svela il progetto Usa: "Scintillante resort turistico"

Il gruppo chiuso su Facebook "Mia moglie", scoperta-choc nel gruppo Facebook: "Anonimo 127 era mio marito"

Ti potrebbero interessare

Charlie Kirk, "l'uomo bianco": Karen Attiah licenziata in tronco dal "Washington Post"

Roberto Tortora

Gaza, il Washington Post svela il progetto Usa: "Scintillante resort turistico"

"Mia moglie", scoperta-choc nel gruppo Facebook: "Anonimo 127 era mio marito"

The Social Network 2, Jeremy Strong diventa "mister Facebook" al cinema

Baba Vanga, la profezia-choc per il 2026: "Nulla sarà più come prima"

Il nome di Baba Vanga torna ciclicamente al centro dell’attenzione, alimentando curiosità e timori. La vegg...
Redazione

Vitamina A, le conseguenze sui polmoni e arterie

La vitamina A è una sostanza che spesso diamo per scontata, eppure svolge un ruolo fondamentale in molte funzioni...
Paola Natali

Walt Disney, rivoluzione AI: i cartoon li faranno gli utenti

Un accordo storico. OpenAI, il colosso dell’intelligenza artificiale proprietario di ChatGpt, e la Walt Disney Com...
Mauro Zanon

Alimentazione, il segreto di una lunga vita in questi 5 cibi

Tra diete lampo, superfood miracolosi e promesse di reset metabolici, l’abbondanza di teorie circa la corretta ali...
Paola Natali