non solo trombosi

AstraZeneca, l'Ema indaga sui casi di sindrome di Guillain-Barré dopo la vaccinazione: si rischia la terapia intensiva

Non c'è pace per il vaccino AstraZeneca. Dopo i casi di trombosi che hanno causato un temporaneo stop, arriva un'altra batosta. L'Ema sta valutando casi di sindrome di Guillain-Barré (Gbs) segnalati dopo la somministrazione delle dosi contro il coronavirus. Lo conferma in un report l'Ema, che riporta quanto emerso dall'ultima riunione del Prac. La Gbs - spiega l'ente regolatorio Ue - è un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi e può provocare dolore, intorpidimento, debolezza muscolare e difficoltà nel camminare. Nella lente d'ingrandimento "i dati forniti dal titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio", Aic, del vaccino anglo-svedese "sui casi di sindrome di Guillain-Barré segnalati a seguito della vaccinazione. La Gbs è stata identificata durante il processo di Aic come un possibile evento avverso che richiede specifiche attività di monitoraggio", precisa l'agenzia.

 

 

"Il Prac - si legge ancora - ha chiesto al titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio di fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un'analisi di tutti i casi segnalati, nell'ambito del prossimo rapporto di sicurezza". Nel dettaglio la malattia, anche nota come polineurite idiopatica acuta e paralisi ascendente di Landry o semplicemente Gbs, si manifesta come un disturbo del sistema immunitario che causa infiammazione dei nervi periferici, cioè quelli esterni al cervello e al midollo spinale, ed è caratterizzata da dolore, intorpidimento delle braccia e delle gambe, spesso accompagnata da paralisi e debolezza dei muscoli respiratori e del viso.

 

 

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La sindrome non fa distinzioni e colpisce soggetti di tutte le età. A volte il rischio è che i pazienti possano addirittura finire in terapia intensiva. Una notizia che potrebbe minare ancora una volta il vaccino anglo-svedese. Non solo perché la popolazione nutre sempre meno fiducia arrivando a rifiutare la dose AstraZeneca, ma anche perché potremmo assistere ad ulteriori ritardi nell'approvvigionamento.