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Moderna, la conferma: "Aumento dei casi di miocarditi". Dopo il vaccino, ecco chi rischia guai cardiaci

"Un piccolo incremento nei casi di miocarditi è stato visto". Lo ammette Paul Burton, Chief Medical Officer di Moderna, durante una conferenza stampa indetta dall'azienda americana produttrice del vaccino contro il coronavirus. L'aumento, tiene a precisare, è stato notato "nei maschi da 12 a 29 anni" e "riguarda il ciclo di vaccinazione primario e non la dose booster". Tra le ipotesi sul tavolo, avvalorata dal fatto che le miocarditi non sono state osservate nelle ragazze, l'influenza del testosterone che "potrebbe essere un fattore che contribuisce". In ogni caso le miocarditi oltre a essere rare, sono "tipicamente lievi e si autorisolvono".

 

 

Per di più dai dati raccolti nei vari paesi, l'esperto dimostra che "Il vaccino anti-Covid di Moderna è stato usato in più di 155 milioni di persone nel mondo con un'eccezionale efficacia e durata dell'effetto protettivo, in diverse popolazioni e contro diverse varianti". Addirittura, è quanto sostiene Burton, Moderna avrebbe un'efficacia superiore a quella del vaccino di Pfizer/BioNTech.

 

 

Intanto la Francia si aggiunge a Svezia e Danimarca, che avevano già sospeso per precauzione il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense per le fasce più giovani della popolazione (la fascia under 30 per la Svezia e under 18 per la Danimarca). Così anche l’autorità sanitaria francese (Has) ora sconsiglia l’uso del vaccino Spikevax per gli under 30 sia come prima dose che come richiamo, raccomandando il Pfizer, mentre sottolinea i vantaggi del Moderna per gli over 30.