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Batterio mangia-carne in spiaggia, torna l'allarme: come uccide in 48 ore

lunedì 21 luglio 2025

2' di lettura

Pericolo in spiaggia, dove è allarme per il batterio mangiacarne. Il Vibrio vulnificus vive naturalmente nelle acque marine calde e salmastre e può provocare infezioni fulminanti, soprattutto in persone fragili. A mettere in guardia sulle drammatiche conseguenze sono i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) americani che fanno una stima delle conseguenze del batterio. Il Vibrio vulnificus causa ogni anno circa 150-200 infezioni negli Stati Uniti, e in 1 caso su 5 porta alla morte, spesso entro 48 ore dal contagio. Solo nel 2024, in Florida si sono registrati 82 casi e 19 decessi, un record che supera perfino l’anno dell’uragano Ian (2022).

A favorire la diffusione, le acque marine più calde, le inondazioni e le tempeste. Non a caso, tra maggio e ottobre, quando le temperature raggiungono il picco, il V. vulnificus prolifera soprattutto negli estuari e nelle zone costiere con bassa salinità. Eventi estremi come uragani e mareggiate possono inoltre trascinare il batterio verso l’entroterra, contaminando aree normalmente sicure.

Ad aumentare i rischi, le ferite aperte. Le persone più esposte sono infatti gli immunodepressi, i diabetici, i malati di fegato o reni. Ma anche anziani, soggetti con tagli o abrasioni sulla pelle. Finita qui? Niente affatto. In alcuni casi (circa il 10 per cento), il batterio può infettare anche chi mangia molluschi crudi o poco cotti, come ostriche o vongole. Come accorgersi del contagio? Spesso il batterio causa arrossamento e gonfiore della zona ferita, comparsa di bolle emorragiche, febbre alta e brividi e dolore intenso. E può addirittura portare alla morte entro 48 ore.

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Ecco allora alcuni consigli per evitarlo: non entrare in acqua salata o salmastra se si hanno ferite aperte, tagli o abrasioni. Coprire le ferite con bende impermeabili se si maneggiano molluschi crudi. Uscire immediatamente dall’acqua in caso di tagli accidentali, lavare bene le ferite con acqua pulita e sapone, cuocere sempre ostriche e molluschi prima di mangiarli. Lavarsi le mani dopo aver toccato pesce o frutti di mare crudi, consultare subito un medico se una ferita si infetta dopo il contatto con il mare. 

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