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Al 'Solar Decathlon Europe' punti bonus per il progetto italiano

lunedì 30 giugno 2014

3' di lettura

(AdnKronos) - Parte con il piede giusto l'avventura italiana al Solar Decathlon Europe 2014, l'Olimpiade dell'architettura verde che vede sfidarsi 20 università da 16 Paesi di tre continenti, in corso a Versailles nella Cité du Soleil. Il team dell'università di RomaTre (unico italiano in concorso) ha ottenuto un bonus di 5 punti per aver chiuso il cantiere della sua casa, Rhome for denCity, in tempo se non addirittura in anticipo rispetto ai tempi imposti dalla competizione. "E' stato un cantiere durissimo, c'erano solo 10 giorni per costruire la nostra casa, ma al nono giorno eravamo già pronti", spiega all'Adnkronos l'architetto Chiara Tonelli alla guida del progetto. E alla prima scrematura non tutti i 20 progetti in gara sono riusciti a dimostrare velocità di realizzazione, lasciando solo 9 squadre in gara perché in molti non hanno chiuso i lavori nei tempi stabiliti. Ma le prove sono appena iniziate: fino al 12 luglio, giorno in cui verrà proclamato il vincitore del contest, le squadre in gara dovranno testare i propri progetti in 10 specialità: architettura, ingegneria e costruzione, efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionamento, comunicazione, progettazione urbana, mobilità e convenienza economica, innovazione e sostenibilità. "Sei giurie valuteranno diversi aspetti attraverso le dieci prove, tre quelle monitorate - aggiunge Tonelli - la casa sarà connessa in rete e ogni 10 minuti si aggiorneranno i dati relativi all'energia prodotta e consumata e alle temperature garantite rispetto alle richieste della competizione, simulando il funzionamento della casa vero e proprio, quindi con tutti gli elettrodomestici utilizzati consumando il meno possibile". Il team di Rhome punta su un progetto innovativo, sostenibile e integrato nel sistema urbano, ma soprattutto sull'efficienza energetica, grazie alle soluzioni tecnologiche utilizzate. Daikin Italy, oltre a essere sponsor economico, si è calato nel ruolo di partner tecnico fornendo il cuore del sistema di climatizzazione della casa utilizzando le tecnologie a pompe di calore, e creando un team di giovani ingegneri che hanno fisicamente lavorato con il gruppo di progettazione di Rhome "per dare un contributo di esperienza concreto e chiudere il gap normalmente esistente tra la teoria e la pratica", dice all'Adnkronos Marco Dall'Ombra, direttore Marketing di Daikin Italy. "La pompa di calore elettrica - spiega Dall'Ombra - è perfettamente integrata nella modalità di produzione di energia della casa e ha una particolarità legata all'accumulo termico: in pratica, quando la casa produce calore che in quel momento non serve, quel calore viene accumulato per essere reso poi disponibile quando non è opportuno produrne perché il consumo energetico di picco è troppo elevato, andando ad attingere a questa riserva di energia. Nella strategia di gara questo è fondamentale perché è estremamente importante saper alternare i momenti di produzione ai momenti di erogazione". Solar Decathlon 2014, contest promosso dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, è la più importante competizione internazionale di case innovative che non sprecano ma anzi producono energia, riscaldamento e raffrescamento; risparmiano acqua; riciclano materia Una sfida tra le più importanti Università del mondo e una grande vetrina internazionale per l'edilizia più innovativa, con l'obiettivo di promuovere l'adozione e l'utilizzo di tecnologie solari e soluzioni architettoniche e costruttive a impatto zero tra i futuri architetti e ingegneri, così come tra i cittadini consumatori e le imprese del settore. Rhome for denCity è la casa italiana in gara pensata come modulo centrale per un progetto di riqualificazione verde di una specifica parte del territorio capitolino (che ha anche un hashtag Twitter: #dajeversaje). Un prefabbricato di 76 metri quadrati complessivi, alimentato esclusivamente da energia solare, dalle altissime prestazioni in termini di efficienza energetica e riduzione degli sprechi, in parte realizzato con materiali riciclati. Il progetto, come gli altri ammessi alla gara, ha dovuto ispirarsi a sei criteri cardine: densità, intesa come predilezione per soluzioni abitative collettive e non individuali; sobrietà; accessibilità; mobilità sostenibile; innovazione; contesto locale. Quest'ultimo criterio è quello che più caratterizza il progetto: l'appartamento di Rhome for denCity è immaginato all'interno di un ampio progetto di riqualificazione urbana per l'area periferica di Tor Fiscale, a sud-est di Roma.

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