CATEGORIE

Parigi sceglie gli inceneritori, 'è il nostro modello storico'

domenica 26 ottobre 2014

2' di lettura

Roma, 24 ott. - (AdnKronos) - "Non sarà il modello più sostenibile, ma è quello storico, quello che adottiamo da più di un secolo". Così Aurore Médieu, project manager dell'Ordif (l'Observatoire Régional des Déchets d'île-de-France), spiega al scelta di Parigi in tema di rifiuti: puntare sugli inceneritori. In cui finisce anche una gran parte di materie plastiche. Nella capitale francese, infatti, secondo i dati presentati in occasione del meeting "European exchange on collection and management of municipal solid waste" organizzato da Atia-Iswa Italia e Ama Spa, lo smaltimento è basato in buona parte sul trattamento termico con circa il 67% degli scarti gestiti attraverso l'incenerimento. La raccolta differenziata è pari al 13% e il 12,7% dei materiali viene conferito in discarica. "La maggior parte dei rifiuti conferiti negli inceneritori viene rivalorizzata soprattutto attraverso cogenerazione per la produzione di calore ed elettricità - spiega la responsabile dell'osservatorio rifiuti dell'île-de-France - Ci siamo resi conto che il 18% di questi rifiuti è rappresentato da materia plastica, un tipo di rifiuti che si presta facilmente all'incenerimento e, pertanto, che vale la pena puntare sul riciclaggio della plastica che è la frazione maggiormente presente nei rifiuti domestici". "Il 15% dei rifiuti domestici viene riciclato però, siamo particolarmente forti sull'incenerimento: i tre impianti nell'area di Parigi riescono a incenerire 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti. In Europa - ammette Médieu - i francesi non sono i migliori nella raccolta differenziata". E per il futuro? "Con la legge sulla transizione energetica che verrà votata dal governo francese, intendiamo puntare su riuso e raccolta differenziata. Nell'ambito di questa legge, determinati territori avranno l'opportunità di chiedere di entrare a far parte del programma nazionale 'Territori a Rifiuti Zero' per ridurre la quantità di rifiuti prodotti, attraverso l'economia circolare, puntando sui soggetti che si occupano della raccolta di rifiuti da imballaggio e sulla raccolta delle materie plastiche". A Parigi in un anno si raccolgono complessivamente 2.548.107 tonnellate di rifiuti con una media pro-capite di 440 kg. Il "porta a porta" è previsto per indifferenziati, vetro, carta, residui vegetali e materiali ingombranti mentre i cassonetti stradali sono riservati a vetro, imballaggi e carta. In città sono presenti 45 centri di smistamento. Il servizio costa in media 94 euro ad abitante per la raccolta e il trattamento della differenziata e 180-200 euro a tonnellata per la raccolta e il trattamento dei materiali indifferenziati. La tassa rifiuti, che finanzia il servizio, è pari in media a 121 euro l'anno per abitante.

tag

Ti potrebbero interessare

INTESA SANPAOLO FIRMA CONTRATTO DI SECONDO LIVELLO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

Intesa Sanpaolo rende noto di aver definito in accordo con le Organizzazioni sindacali le tematiche del Contratto di sec...

Panettone contro pandoro, chi vince la sfida social di Natale

La tradizione è tradizione, soprattutto a Natale. E non c'è festa, pranzo o cenone dal 24 dicembre all...

Gasbarra (Eur Spa): "L'1 gennaio Concerto di Capodanno alla Nuvola per i 90 anni di Eur"

Il primo gennaio, alle ore 18.30, torna alla Nuvola di Fuksas all’Eur il Concerto di Capodanno di Roma, la seconda...

BUON NATALE CON CHECCO ZALONE CHE TORNA SUL GRANDE SCHERMO CON “BUEN CAMINO”

Coppia che vince non si cambia: Checco Zalone presenta il suo nuovo film Buen Camino, dal 25 dicembre in sala con Medusa...
Annamaria Piacentini