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Radon, la popolazione toscana è sotto i livelli medi nazionali di esposizione

Il dato emerge dall'indagine effettuata dall'Arpat
domenica 21 ottobre 2012

2' di lettura

Firenze, 16 ott. - (Adnkronos) - La popolazione toscana è esposta a livelli relativamente bassi di gas radon, rispetto ai valori medi nazionali. E' il dato che emerge dall'indagine effettuata dall'Arpat (l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) su incarico della Regione Toscana, tra 2006 e 2010, su quasi 2.000 abitazioni, 1.300 luoghi di lavoro e 8.000 locali. La concentrazione media annua di radon, pesata sulla popolazione, è infatti 35 Bequerel (Bq) per metro cubo, in confronto al valore medio nazionale di 70 Bq/m3. La percentuale di abitazioni che superano il livello di 200 Bq/m3 (livello di riferimento utilizzato) è l'1,5% mentre per tutta l'Italia è il 4,1%. Ci sono zone tuttavia dove, per le caratteristiche geomorfologiche del terreno (la fonte principale del radon) i livelli del gas risultano più alti e sono l'Appennino, il sud della Toscana e le isole. I 287 comuni della Toscana presentano situazioni molto diverse dal punto di vista del numero di dati disponibili (in abitazioni, luoghi di lavoro, scuole), dei livelli medi di radon e delle percentuali di superamento dei limiti normativi. Nel rapporto viene proposto un elenco di 13 comuni, nelle province di Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena, dove è stata rilevata l'esistenza di livelli di radon significativamente più elevati rispetto alla media nazionale. In questa parte di territorio toscano si concentreranno gli sforzi per individuare gli edifici con valori elevati della concentrazione di radon e qui saranno indirizzati i primi interventi di riduzione delle concentrazioni. Nei regolamenti edilizi delle aree con concentrazioni più elevate potranno essere inserite indicazioni per la costruzione degli edifici in modo da limitare l'ingresso del radon. I principali accorgimenti in fase di progettazione riguardano l'isolamento dal terreno, la possibilità di areare il vespaio o le cantine, la sigillatura delle vie di accesso del gas all'interno, rendendo impermeabili i solai, e l'isolamento di fessure e condutture. Per ridurre la concentrazione di radon in un edificio è possibile realizzare le cosiddette "azioni di rimedio", che consistono in semplici accorgimenti o interventi finalizzati a ridurre l'ingresso del radon nell'edificio o ad aumentare il ricambio dell'aria interna attraverso l'immissione di aria esterna. Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato. Accumulandosi all'interno di abitazioni, diventa una delle principali cause di tumore al polmone. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20.000 persone nella sola Unione Europea ogni anno ed oltre 3.000 in Italia. E' un gas prodotto del radio che a sua volta è prodotto dall'uranio e che si trova in piccole quantità in tutti tipi di terra e di roccia. Viene emesso dal suolo e può accumularsi negli spazi chiusi, come case o luoghi del lavoro. La quantità varia a seconda della geologia locale.

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