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Gli italiani e le loro case sempre più tecnologici, più avvantaggiate le fasce alte

Presentata l'indagine Rur-Censis 'Per le TeknoCittà'
domenica 16 dicembre 2012

3' di lettura

Roma, 13 dic. - (Adnkronos) - Gli italiani e le loro case sono sempre più tecnologici, basti pensare che la linea adsl è presente in due terzi delle abitazioni e che c'è almeno un pc fisso nel 60% delle case. Quasi il 45% delle abitazioni, poi, è attrezzato per il wi-fi che consente la navigazione in ogni ambiente, mentre l'accesso alla fibra ottica è presente in appena il 5% dei casi. Lo rileva l'indagine Rur-Censis "Per le TeknoCittà. Comportamenti sociali più avanti dell'organizzazione urbana" presentata oggi a Roma. Ma se è vero che in generale i cittadini sono sempre più tecnologici, ad essere più avvantaggiate sono però le fasce più elevate della popolazione: secondo l'indagine, infatti, la presenza dell'adsl raggiunge l'84,5% nelle abitazioni delle fasce più elevate contro il 50% dele fasce più basse, mentre la connessione wireless è presente nei due terzi delle abitazioni delle famiglie di livello alto e medio-alto contro il 29% di quello di livello basso. Per quanto riguarda le tecnologie mobili, invece, il pc portatile è utilizzato dal 46% degli intervistati, mentre per gli smartphone la quota di utilizzatori abituali si attesta intorno al 38%. Per la fascia di età sotto ai 29 anni, lo smartphone e il pc portatile sono strumenti di uso abituale per il 70% degli intervistati, mentre il tablet si attesta oltre il 30%. Anche la fascia di età superiore, quella tra i 30 e i 44 anni, registra percentuali rilevanti: 65% per il notebook, 57% per gli smartphone e 25% per i tablet. Grazie alla tecnologia anche attività quotidiane, come il pagamento delle bollette, si semplificano e cambiano. Sono ormai equivalenti, in termini percentuali, coloro che fanno la fila per pagare le bollette e quelli che invece hanno risolto con la domiciliazione bancaria o postale. Solo il 36% si reca ancora alle Poste per il pagamento mentre il 53% si avvale della domicialiazione bancaria. Su queste percentuali incide il livello di istruzione: solo il 28% dei laureati infatti si reca all'ufficio postale contro il 78% di coloro con licenza elementare o nessun titolo. Tra coloro che nell'ultimo anno hanno ricevuto una raccomandata o un pacco, il 62% dichiara di essersi dovuto recare all'ufficio postale di zona per il ritiro almeno 1 volta su 4, un altro 26% circa la metà delle volte e infine il 12% sempre o quasi sempre. La richiesta dell'estratto conto, infine, viene fatta in banca dal 38%, mentre il 25% la esegue online e il 10% al bancomat. La rete internet serve anche per muoversi in maniera informata: il 16% degli intervistati che hanno dichiarato di cercare informazioni su percorsi e orari dei mezzi pubblici (il 35%) lo fa attarverso internet, mentre tra gli under 29 questa percentuale sale al 32%. Per quanto riguarda il traffico urbano e le informazioni su ingorghi, cantieri e deviazioni, il ricorso alla rete (indicato dal 17,6%) prevale di poco sull'utilizzo tradizionale dei canali radiotelevisivi (15,5%). Altra questione importante, quella del wi-fi urbano. Il 56% del campione reputa questo un servizio utile e in particolare il 30,6% lo considera un servizio di base che dovrebbe essere garantito come quello dell'illuminazione pubblica e un altro 25,1% lo considera ma limitatamente a determinati luoghi della città. Al crescere dell'età degli intervistati diminuisce l'importanza attribuita al servizio. Tra i giovani fino a 29 anni la quota di coloro che lo ritengono un importante servizio di base sale al 61,1%. Solo il 9% dichiara infatti di averne avuto esperienza diretta, mentre un altro 14% afferma che il servizio esiste ma non lo ha ancora utilizzato.

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