C'è una serie televisiva in cui l'Isis ha un'anima. Questa serie si chiama The State, il regista è Peter Kosmissky e viene trasmessa nel Regno Uniti, su Channel4. Quattro puntate trasmesse di seguito che hanno sollevato un polverone. La serie racconta la vicenda di quattro britannici che abbandonano la patria per raggiungere Raqqa, in Siria, e mettere la propria esistenza al servizio dello Stato islamico. Al servizio di Allah. Una serie costruita con l'intento di comprendere a fondo i terroristi e i foreign fighters e che, però, finisce se non per glorificarli quantomeno per giustificarli. E non solo, nella serie viene mostrata la "fatica" dello jihadista, soprattutto nel percorso che lo porta alla radicalizzazione. Un approccio giudicato "comprensivo" nei confronti del tagliagole che, come detto, ha fatto esplodere la polemica in Gran Bretagna. Polemica non solo politica e d'opinione. Già, perché una figlia di una vittima dell'Isis ha scritto al Daily Mail per chiedere che la trasmissione fosse rinviata. E ancora, un tabloid ha paragonato la serie a "un film di reclutamento nazista degli anni '30". Una serie, insomma, da non vedere.