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In scena i ricordi perduti di Barbareschi

di Lucia Esposito domenica 20 dicembre 2015

2' di lettura

 Grandi amori, avventure, smarrimenti esistenziali, solitudini e amicizie fittizie o autentiche. Questi i passaggi di uno spettacolo dal ritmo serrato che parte da lontano e approda ai ricordi più recenti. Cercando segnali d’amore nell’universo, in scena al Teatro Eliseo dal 21 dicembre al 3 gennaio 2016 per la regia di Chiara Noschese, è un mosaico di episodi divertenti, intimi e commoventi che ripercorrono la vita di Luca Barbareschi. Un autoritratto a tinte forti di un artista che sfoglia il libro della sua esistenza declinando con generosità una vasta gamma di emozioni.  "Si parte dalle origini" - spiega Barbareschi - "quando mio padre e mia madre in attesa di me, si imbarcarono per il Sud America su una nave che aveva a bordo la Compagnia dei Giovani con Giorgio Albertazzi e altri grandi attori in viaggio per una tournée. Quando sbarcarono in Uruguay, ci fu l’assalto dei giornalisti. Venne fotografata anche mia madre, che era bellissima. Il giorno dopo uscì un articolo con un suo primo piano, la didascalia diceva: Anna Proclemer. Insomma, un destino, quello mio di salire su un palcoscenico". Barbareschi conduce lo spettatore in un lungo viaggio, un itinerario tra i personaggi della vita privata e i grandi autori che ha amato, Shakespeare, Mamet, Tomasi di Lampedusa, Mozart, James Taylor, Chico Buarque.  Il risultato è un one man show sempre sulla lama di un rasoio che sa tagliare ma sa anche accarezzare. La tenerezza della sua infanzia tra le vie di Montevideo, per poi passare all’adolescenza milanese con genitori problematici, alla gioventù vissuta spericolatamente a New York, alle prime esperienze teatrali che diventeranno una professione gridata, per giungere infine alla dimensione dell’uomo maturo, inserito nella propria dimensione familiare. "Si ride tanto, ci sono ironia, elettricità, musica dal vivo, soprattutto verità" aggiunge  Barbareschi che anche direttore artistico dell’Eliseo. In scena, accompagnato dalla band di Marco Zurzolo (Marco Zurzolo sax, Piero De Asmundis piano, Antonio Murro chitarra e voce, Beatrice Valente contrabasso e voce, Gianluca Brugnano batteria). Chiara Pellegrini     Chiara Pellegrini  

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